La sezione di Firenze del partito dei CARC aderisce e promuove ad ogni livello la manifestazione di sabato 18 aprile per la chiusura della sede di Casapound di Coverciano, goffamente mascherata dietro un’associazione e ancora aperta grazie al presidio praticamente permanente delle forze dell’ordine a loro difesa; cogliamo l’occasione per dare la massima solidarietà ai compagni denunciati per manifestazione non autorizzata in quanto hanno semplicemente esercitato l’elementare diritto alla vigilanza democratica e antifascista, mentre di totalmente illegale e da eliminare quanto prima c’è solo la presenza di questa peste dai quartieri popolari, in cui tentano vanamente di accreditarsi come soggetti antisistema mentre sono soltanto un utile supporto alla mobilitazione reazionaria, al pari dei loro degni compari della Lega Nord.
Invitiamo alla partecipazione anche la FIOM auspicando una forte mobilitazione delle RSU e dei lavoratori delle fabbriche della città, visto che il segretario Calosi, durante la presentazione della Coalizione Sociale al Puccini dello scorso 23 marzo con Landini, disse chiaramente che la classe operaia fiorentina, che dette un grande contributo alla Resistenza contro il nazifascismo, non poteva tollerare la presenza di sedi fasciste.
Invitiamo anche il PD, l’ANPI e la CGIL Metropolitana a dar seguito concreto alle dichiarazioni ufficiali degli ultimi mesi, in primo luogo partecipando al corteo di sabato, sostenendo politicamente ed economicamente i compagni denunciati (gli avvocati costano, signori) e mettendo appunto in pratica la più volte proclamata contrarietà alla presenza di Casapound a Coverciano chiudendone la sede: hanno tutti i mezzi politici e legali per farlo.
In particolare il PD deve usare la solita fermezza e intransigenza che usa abitualmente contro chi occupa le abitazioni per necessità estrema causata dalla morosità incolpevole, uno dei tanti effetti devastanti della crisi; si tratta non di reprimere duramente chi esercita un diritto necessario ad una vita dignitosa ma i fomentatori dell’odio razziale e della guerra tra poveri, perché il loro contagio malefico venga spazzato via.
Fonte: CARC
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