Dimmi come litighi e ti dirò chi sei

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Dimmi come litighi e ti dirò chi sei

Qual è la linea sottile tra amore e odio? Probabilmente le coppie che affrontano un periodo di crisi lo sanno bene e il partner viene visto spesso come un potenziale nemico. Di solito tendiamo ad attribuire al termine crisi un significato negativo, in realtà questa parola comprende l’idea di scelta, decisione, di un cambiamento anche favorevole o quantomeno non necessariamente avverso.
Ma come si passa da una coppia ad una coppia in crisi? Quando c’è un’incapacità ad accettare le differenze dell’altro e si viene a creare un circolo vizioso di atteggiamenti e risposte ostili.
Tra le caratteristiche dei comportamenti interpersonali che si evidenziano più spesso in una coppia possiamo distinguere comportamenti positivi e comportamenti negativi. I primi hanno come fine la costruzione di un rapporto basato sul supporto reciproco e sulla fiducia, con l’idea di esserci per l’altro e di saper rispondere ai suoi bisogni. Tra questi rientrano tutti quei comportamenti che esprimono cura e affetto, che mostrano il piacere di stare con l’altro, che stare con lui o lei ha un significato e un valore importante per noi.
I comportamenti negativi invece portano ad un rapporto rigido, fatto spesso da richieste sempre più pressanti da una parte e fughe e ritiro dall’altra.
In particolare si possono riscontrare quattro forme di comportamenti negativi:
• creare una costante atmosfera negativa ( l’insoddisfazione e il lamentarsi continuo),
• attaccare il valore dell’altro (criticare, svalutare, denigrare, umiliare, rimproverare),
• attaccare importanti valori della coppia (adulterio, violenza fisica o verbale, la mancanza di investimento),
• creare irritazione (provocare, prendere in giro, sfidare, minimizzare con sarcasmo o cinismo).
Partendo da qui, si possono quindi riconoscere tre grandi categorie di coppie in difficoltà:
le coppie conflittuali sono quelle caratterizzate da molti comportamenti negativi e pochi comportamenti positivi, in cui c’è una propensione ad attaccarsi in modo reciproco, in cui ci si urla contro perché nessuno dei due è disposto ad abbassare le armi per primo, anzi, c’è una costante attesa di un attacco da parte dell’altro e la tendenza ad anticiparlo con le armi già in pugno, criticando e svalutando o proprio provocando;
le coppie devitalizzate, in cui non ci sono comportamenti positivi ma nemmeno negativi, ormai si è già alla resa incondizionata ed entrambi i partner battono in ritirata, in cui si evita qualsiasi stravolgimento emotivo e c’è invece un forte disinvestimento nella coppia stessa;
le coppie tempestose dove vi sono entrambi i tipi di comportamenti ma tutti vissuti in modo intenso ed estremamente emotivo. Sono quelle coppie che vivono molti momenti di passione intensa e intesa ma alternati a momenti di contrasti distruttivi, che passano da un polo all’altro in modo rapido, senza equilibrio e stabilità, in cui non c’è uno che tende a fuggire e ad evitare ma entrambi tendono a controllare la relazione.
Ovvio che queste sono solo alcune modalità di stare insieme, di interagire col partner e di affrontare le difficoltà, ma soffermandosi ad analizzare quali sono le nostre modalità di litigio, magari possiamo capire che qualcosa non va ed intervenire sui nostri stili comunicativi.

Elena Nencini