Elezioni studentesche, la candidatura degli Studenti di Sinistra

Il polo universitario di Novoli

ELEZIONI STUDENTESCHE 21 E 22 APRILE – PERCHÉ CI CANDIDIAMO

Queste elezioni arrivano dopo un periodo di profonda revisione del sistema universitario: l'applicazione della legge Gelmini ha portato prima ad una revisione dello Statuto d'Ateneo e quindi ad una profonda ristrutturazione della governance dell'Ateneo. Complice anche la sconfitta determinata dall'applicazione della legge Gelmini nel 2010, in questi ultimi mesi il movimento studentesco ha agito in sordina, incapace di raccogliere grande partecipazione e di portare le proprie istanze all'interno degli Organi Accademici, il cui dibattito era imbalsamato in un burocratico e leguleio adeguamento alla nuova legge.

Crediamo che nei prossimi anni sia invece fondamentale un'inversione di tendenza: è necessario ripartire dalle battaglie per i diritti, per un'Università più aperta e accessibile, più libera e fonte di sapere critico. Abbiamo deciso di candidarci anche quest'anno nella consapevolezza che la rappresentanza negli Organi istituzionali rimane un'anatra zoppa senza il contributo attivo e l'elaborazione di tutti gli studenti. Spesso negli organi istituzionali la capacità d'azione degli studenti è limitata, i rapporti di forza iniqui: la rappresentanza ha una funzione strumentale, quella di portare la voce degli studenti negli Organi non attraverso una delega in bianco, ma aumentando la partecipazione dal basso di tutti.

Le nostre lotte dentro e fuori gli Organi sono e saranno la voce di chi si oppone all'attuale modello di Università e a tutti i fantomatici processi di riforma che hanno portato alla privatizzazione di fatto del sistema di formazione pubblico.

DIAMO FORMA AL NOSTRO FUTURO

Come slogan per la campagna elettorale abbiamo scelto: Dai forma al futuro!. Al di là del simpatico gioco visivo, il messaggio che vogliamo lanciare è un appello alla partecipazione e all'impegno attivo da parte di tutti. In ogni contesto si afferma infatti che siamo la generazione senza futuro, precaria e abbandonata. Un mantra che da grido di rabbia si è trasformato col tempo in rassegnazione: un modo per abituarci ad accettare compromessi con la vita (un lavoro non retribuito, un diritto non rivendicato, un'aspirazione non perseguita,...) che non devono appartenerci.

Non è vero che ci manca un futuro: ne abbiamo uno fatto di sfruttamento, insicurezza e precarietà. Per questo ciò che vogliamo lanciare con questo slogan è un appello al lavoro duro, quotidiano e deciso per riuscire a determinare il nostro futuro in una direzione altra a quella che si prospetta. Un impegno che passa anche dai giorni delle elezioni ma che non può esaurirsi in una delega alla rappresentanza, perché solo con la partecipazione collettiva si possono ottenere i risultati voluti, riuscendo così a dare un'altra forma al futuro di tutti. --

Studenti di Sinistra - www.studentidisinistra.org

Fonte: Studenti di Sinistra

Notizie correlate



Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro

torna a inizio pagina