
Ancora 48 ore e dipendenti e pensionati potranno accedere al proprio modello 730 precompilato sul sito dell’Agenzia dell’entrate. Nell’Empolese, però, in base ai dati di un sondaggio Confartigianato, solo 1 cittadino su 4 sfrutterà “l’occasione web”, preferendo invece rivolgersi a Caf e commercialisti.
Numerosi gli ostacoli che hanno minato il successo della dichiarazione precompilata, come la bassa dimestichezza informatica di ampie fasce del “target” (si pensi ai pensionati) e la complicatezza delle procedure preparatorie (per scaricare il proprio 730 occorre un pin che i poco informatizzati devono necessariamente richiedere a “rate”, rivolgendosi agli sportelli dell’Agenzia dell’Entrate per ottenere, in sequenza, le prime 4 cifre, una password provvisoria e il numero della domanda che condurrà, finalmente, ai restanti 4 numeri).
“Ma soprattutto – spiega Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Empoli – occorrono competenze fiscali che un non addetto ai lavori non possiede. Dalla dichiarazione precompilata, infatti, manca tutto ciò che è detraibile e deducibile, dalle spese mediche a quelle per l’istruzione, dall’assegno per l’ex coniuge alle spese di ristrutturazione. Per recuperare queste spese, occorre necessariamente mettere mano al 730 e il ‘fai da te’ può rivelarsi molto pericoloso per i non esperti che, in caso di errore, rischiano di pagare molto di più di quanto hanno scaricato. Da quest’anno, invece, Caf e professionisti diventano responsabili davanti al fisco al posto dei contribuenti, pagando di tasca propria, in caso di errore, imposta, sanzioni ed interessi”.
A coloro che hanno deciso di non optare per il “fai da te”, Confartigianato consiglia di rivolgersi al più presto ad un Caf per la firma della delega che autorizza il download del 730 (occorre presentarsi con documento d’identità e codice fiscale).
I documenti da portare con sé per procedere a detrazioni e deduzioni sono i più vari: oltre a quelli d’identità, alla tessera sanitaria (anche di coniuge e familiari a carico), alla certificazione Unica (ex Cud), anche le fatture/ricevute fiscali delle spese detraibili, come quelle mediche e farmaceutiche, per istruzione, asili nido, sport dei figli, locazioni universitarie, assicurative (vita, infortuni, invalidità), veterinarie. Le spese deducibili, invece, riguardano varie voci, tra cui i contributi previdenziali, gli assegni all’ex coniuge, i mutui casa, l’acquisto e la vendita di terreni e fabbricati, l’affitto casa, la ristrutturazione e riqualificazione di immobili.
Fonte: Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Firenze
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