Carcere di Pozzale come fucina di autori. Dopo le detenute i liceali scrivono 'Sbarre d'inchiostro'

La conferenza stampa di presentazione del libro 'Sbarre d'inchistro' al carcere del Pozzale a Empoli (foto gonews.it)


Nasce 'Sbarre d'inchiostro', il libro con cui gli studenti dell'ISIS 'Il Pontormo' rispondono a 'Codice a sbarre', il volume scritto dalle ospiti detenute della casa circondariale femminile di Empoli. 'Sbarre d'inchiostro' è stato presentato oggi, giovedì 9 aprile, nella sala polivalente del carcere del Pozzale. I prossimi appuntamenti, in cui sarà presentato il libro, sono: sabato 11 aprile alle 17 nell'auditorium del Pontormo e poi agli Agostiniani il 26 settembre prossimo.

Il libro nasce da 'Codice a sbarre', ma prima ancora dal laboratorio di scrittura giornalistica, 'Homo videns', da tempo in atto nell'istituto 'Il Pontormo'. La lettura del libro scritto dalle detenute del carcere del Pozzale aveva provocato forti emozioni agli studenti del 'Pontormo', che hanno così deciso di dare voce alla loro emotività. 'Ponti non muri': questa è la loro metafora per fra capire lo spirito del lavoro.

"Si realizza così l'osmosi istituzionale fra la società civile e il carcere", commenta Graziano Pujia, direttore della casa circondariale femminile di Empoli. "Il libro 'Codice a sbarre' è andato molto bene. Dopo 'Sbarre d'inchiostro', potremmo creare anche un terzo libro, questa volta con il punto di vista degli agenti. Sarebbe interessante" spiega Antonietta Risolo della Ibiskos Risolo Editrice, che ha curato la pubblicazione del libro.

'Sbarre d'inchiostro' ha ricevuto anche il riconoscimento ufficiale del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ai quali Ibiskos Risolo Editrice aveva inviato copie in omaggio. Il ricavato delle vendite del volume edito da Ibiskos, coperte le spese di stampa, verrà destinato alle attività didattiche dell'ISIS 'Il Pontormo'.

Le insegnanti del liceo 'Il Pontormo' Sandra Troilo, Daniela Innocenti, Giovanni Lopez, Elisa Mariani, Daniela Malanima, Rosella Luchetti, Daniela Desideri ed Elisa Dei, hanno pensato a che cosa era scattato nei ragazzi dopo la presentazione di ‘Codice a sbarre’: "Con questo libro si sono unite due realtà vive, da un progetto che da l’opportunità di cogliere, di essere capaci di scrivere ed incontrare l’attualità come è il carcere. Avete avuto il coraggio di superare i pregiudizi".

Erano presenti gli studenti scrittori e le donne detenute autrici dei racconti di ‘Codice a sbarre’. Connessioni e rimandi che si evidenziano già nei due titoli e che fanno dei due volumi quasi un tutt’uno. Una integrazione perfetta.

Clicca qui per leggere la nota ufficiale del Comune di Empoli.

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