Memorabile Live degli Heavy Memories. Sold out al Circolo la Pietra. L’intervista con la band.

Heavy Memories in concerto al Circolo La Pietra

Heavy Memories in concerto al Circolo La Pietra

Un venerdì movimentato al Circolo La Pietra di Firenze il 27 marzo. Il concerto degli Heavy Memories ha riempito il locale per la seconda volta in meno di due mesi. La band, composta da quattro talentuosissimi ragazzi residenti nel Circondario Empolese Valdelsa, è composta da Maurizio De Feudis (voce, kazoo), Michele Alderighi (chitarra elettrica), Stefano Gori (basso) e Filippo Tinti (batteria).

Per questa serata da tutto esaurito una scaletta ricca,  tutta da ballare, comprendente pezzi come Strange Kind Of Woman, Walk this way, Whole lotta love, Iron man, Paranoid, Tie your mother down, Highway hell  ma anche un pezzo dal sound più soave come Stairway to heaven, introdotto e impreziosito da un preludio suonato con il flauto dolce dal carismatico cantante Maurizio De Feudis, un anchorman da una disinvoltura e una naturalezza degne di nota.

I quattro Heavy Memories possono vantare in media una ventennale esperienza ciascuno e, come succede spesso,  hanno militato in diversi gruppi fino al 2014, anno in cui cantante e bassista hanno deciso di fondare l’attuale complesso con musicisti che come loro fossero appassionati di musica Hard Rock anni ’70.  Anche se hanno esperienze che toccano molti altri generi musicali, quello con cui ammaliano il pubblico è una selezione di pezzi che lasciano il segno, che spingono la platea a ballare e a saltare. Perché è impossibile non cercare di accordarsi con il loro sound. Heavy Memories è un progetto tributo al genere musicale Hard rock nella sua prima incarnazione, quella nata dal blues rock alla fine degli anni sessanta nel Regno Unito e che caratterizzò poi tutti gli anni settanta. I loro concerti spaziano dalle forti venature blues di Led Zeppelin e Aerosmith alle voci ringhianti ed in falsetto di Deep Purple e AC/DC, passando attraverso i riff oscuri dei Black Sabbath, senza tralasciare gruppi minori come Rainbow, Whitesnake e Nazareth e molti altri ancora. Da questa loro passione è facile comprendere perché abbiano scelto di chiamarsi Heavy Memories. Il loro intento è quello di riportare alla memoria il genere rock duro dei loro miti, in modo che non rimanga solo un ricordo ma anzi, che possa rivivere tramite loro ed essere goduto anche da tutti quelli che quarant’anni fa magari non erano neanche nati.

Se volete partecipare al loro prossimo Live segnatevi questa data: 19/04/2015. Gli Heavy Memories infatti suoneranno nell’ambito di una festa che si terrà presso il Circolo Avis di Empoli. Per altri particolari comunque potete seguirli collegandovi alla  loro pagina facebook.

Conosciamo meglio gli Heavy Memories 

Heavy Memories

 

Intervista a Maurizio De Feudis 

Maurizio De Feudis - Cantante

Maurizio De Feudis - Cantante

 

D: Ciao Maurizio, iniziamo da te. Se fossi un libro, che libro saresti?

R: Sicuramente il Signore degli anelli

D: Ti hanno mai detto che assomigli a…

R: A Kurt Cobain… Ma me lo dicevano più qualche anno fa! Io vorrei essere un novello Robin Hood invece!

D: Cosa ti piace fare nel tempo libero, quando non canti?

R: Tiro con l’arco…

D: Ah, ecco! Senti, ma quali sono i tuoi gruppi preferiti?

R: Io adoro i Led Zeppelin, i Queen, i Doors. Ma spazio molto. Infatti, per esempio,  in passato ho cantato anche in cori Gospel.

D: Dove hai studiato canto?

R: Ho studiato per tre anni al CAM,  poi,  per circa sei anni, ho seguito un laboratorio gospel  soul e spiritual.

D: Hai avuto molte esperienze in campo artistico? Quelle che ricordi di più?

R: Ho impersonato Febo in una versione amatoriale del Musical Notre Dame de Paris e ho cantato in un gruppo funky. Prima di suonare con gli Heavy Memories , il mio vero amore, ho cantato per un po’ di tempo in una cover band dei Rolling stones e in una dei Pink Floyd .

D: Come è nato il progetto Heavy Memories?

R: Ho fondato questo gruppo con Stefano Gori perché entrambi amiamo l’hard rock anni ’70 e ci sentiamo rappresentati dagli artisti che tributiamo nei nostri concerti. La musica deve essere prima di tutto fonte di gioia e divertimento. E noi ci divertiamo parecchio…

 

Intervista a Stefano Gori 

Stefano Gori - Bassista

Stefano Gori - Bassista

 

D: So che avete fondato tu e Maurizio questa band. Provenivate già da un progetto comune?

R: Sì, io e Maurizio suonavamo insieme in una cover band dei Rolling Stones e quando quella  realtà ha iniziato a starci un po’ stretta, abbiamo deciso di dar vita all’attuale progetto “Heavy Memories – 70’s hard rock tribute band”, in cui io suono il basso e lui è il cantante.

D: Hai suonato in molte altre formazioni prima di questa?

R: Ho suonato in una tribute band di rock inglese anni ’60 e, pressoché in contemporanea, in una tribute band dei Pink Floyd e in una dei Rolling Stones, come ti dicevo prima. Inoltre  dal 2013 suono anche in una  band acustica di rock anni ’60 come bassista.

D: Suonavi il basso anche nelle altre band?

R: No, in alcune formazioni suono chitarra e tastiere.

D: Stefano ma quanti strumenti suoni?

R: Ho iniziato a suonare a 16 anni la chitarra acustica e il pianoforte da autodidatta. Nel 1999 sono passato alla chitarra elettrica, e solo negli ultimi anni  al basso.

 

Intervista a Filippo Tinti 

Filippo Tinti - Batterista

Filippo Tinti - Batterista

 

D: Filippo da quanto tempo suoni la batteria?

R: Ho iniziato a studiare nel 2000 ma sognavo di farlo già molto tempo prima.

D: Questa è la  tua prima esperienza in una band?

R: Direi di no! Già solo dopo un anno che prendevo lezioni mi esibivo con un gruppo Metal, i SelfEmpowerment, e abbiamo anche realizzato un Ep di canzoni inedite!

D: Ti sei dedicato anche ad altri generi musicali? O hai sempre suonato Metal e Hard rock?

R: In realtà  ho avuto molte esperienze in band tutte diverse tra  loro. Per esempio ho sperimentato il pop blues con i Suono Pulito, il rock blues con i  The Plugs. Con i Full invece suonavamo inediti sul genere rock italiano; poi  il funky con i Bistrò ; l’indie rock con i Van Tango; il liscio con Liborio e Daniele Amoroso…

D: Insomma, non ti sei fatto mancare proprio niente?

R: E non ho finito! Ho anche suonato nel musical “Il giro del mondo in 80 giorni”della compagnia teatrale Sganzisgatto !

D: Però! Complimenti! Dopo tante fatiche, immagino che adesso ti dedicherai solo agli Heavy Memories … Mi sbaglio?

R:  Attualmente suono  anche con i The Blex e  con gli  AlterEgo…

 

Intervista  a Michele Alderighi 

Michele Alderighi - Chitarrista

Michele Alderighi - Chitarrista

 

D: Michele, quando hai comprato la tua prima chitarra?

R: Me l’ha regalata mia zia quando avevo 16 anni. Era  una chitarra acustica. Poi,  visto che passavo interi pomeriggi a strimpellare quella scopa con le corde, i miei genitori, tra i 18 e i 19 anni,  mi hanno regalato la prima chitarra elettrica corredata da amplificatore. Non puoi immaginare la mia felicità!

D: Chi è il tuo chitarrista preferito?

R: Sicuramente Eric Clapton.

D: A quando risale la tua prima esperienza in una band?

R: Ho suonato per la prima volta in un gruppo quando avevo circa 20 anni. Facevamo rockabilly anni 50/60. Da lì in poi la mia esperienza è continuata in varie band dell’empolese, tutte esperienze brevi, nelle quali ho spaziato tra vari generi musicali: rock, blues, pop...

D: Suonavate musica inedita?

R: No, erano tutti  gruppi che suonavano cover di musica rock e blues anni ’60 / ’70. Suonavamo i Cream, Jimi Hendrix, Eric Clapton, i Rolling Stones, i Beatles…

D: Come è iniziata la tua collaborazione con gli Heavy Memories?

R: Circa 4 anni fa ho riposto la chitarra in soffitta. Nel 2014, appena l’ ho ripresa in mano è capitata proprio a puntino la chiamata di Filippo Tinti che mi incitava a fare una prova con gli Heavy Memories: è stato amore a prima vista!

 

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Giusi Alessandra Vaccaro

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