
Ricordo che l'area dei Nidiaci - spiega la consigliera del gruppo misto Miriam Amato - apparteneva al quartiere, nel corso degli anni le amministrazioni hanno saputo perderla per incompetenza.
Una zona verde nel cuore del centro storico, nato con scopi ben precisi a fini sociali e lasciato scivolare via, per indifferenza.
Dopo una campagna elettorale condita da menzogne, come quelle fatte ai cittadini del Q1, oggi è chiaro l'intento di togliere i vincoli.
Nessun Mea culpa, nessun riconoscimento dell'errore compiuto e fatto emergere dai cittadini stessi.
Ieri sono stata ripresa dalla Presidente del Consiglio Biti - conclude la consigliera del gruppo misto Miriam Amato - per aver accusato gli uffici che hanno presentato un RICORSO legittimo e che ci avrebbe consentito di rientrare in possesso dell'area, in RITARDO.
Mi è stato detto chiaramente che non si possono accusare gli uffici per un atto o scelta POLITICA.
CON QUESTO LA PRESIDENTE HA AMMESSO CHE IL RICORSO PRESENTATO IN RITARDO RIGUARDA UNA SCELTA POLITICA".
“Ho invitato la consigliera Amato ad usare un linguaggio consono al ruolo che ricopre in Consiglio comunale”. La Presidente dell’assemblea di Palazzo Vecchio Caterina Biti replica alle dichiarazioni dell’esponente del gruppo misto che è intervenuta sulla questione dell’area dei Nidiaci.
“Tengo a ribadire – spiega la presidente Biti – che la consigliera Amato non può accusare gli uffici amministrativi del Comune di Firenze di presunte inadempienze. Certe scelte su determinate questioni sono, è l’ho spiegato chiaramente nel corso del dibattito sull’approvazione del Regolamento Urbanistico, esclusivamente politiche e non tollero che in Consiglio comunale si utilizzino terminologie offensive o denigratorie nei confronti degli uffici dell’amministrazione comunale di Firenze”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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