
Altra fumata nera ieri per i lavoratori della Mercatone Uno e per le OO.SS. che hanno atteso invano il confronto con i Dirigenti aziendali convocati congiuntamente ai Sindaci dei comuni coinvolti e ai parlamentari che rappresentano a Roma il nostro territorio, dalla Presidenza della Provincia. Infatti al tavolo mancavano proprio gli attori protagonisti di questa triste vicenda dei quali soltanto nella tarda mattinata abbiamo avuto notizie circa la mancata partecipazione all'incontro e quasi contestualmente è arrivata anche notizia dell'annullamento dell'incontro previsto al Mise per il 1 Aprile sempre per motivi imputabili all'azienda stessa. Incontro che ciò nonostante si è svolto puntualmente,e che è stato comunque utile vista la presenza di tutte le istituzioni coinvolte, soprattutto dei rappresentati dei parlamentari, ai quali è stata fornita una fotografia dettagliata della vertenza Nazionale e delle relative ricadute negative che la stessa determina sul territorio e sui lavoratori coinvolti. Agli stessi, abbiamo chiesto che si adoperino facendo le opportune pressioni per obbligare l'azienda a presentarsi ad un tavolo istituzionale, affinché finalmente in modo trasparente presenti un piano industriale e dica altrettanto chiaramente quale sarà il destino degli oltre 3500 lavoratori dipendenti.
E' una vergogna che si continui ad evitare il confronto coi lavoratori e che soprattutto si cerchi attraverso comunicati, di tranquillizzare alcuni di essi, come se questi ultimi non si accorgessero che la nave sta sprofondando e con essa anche il loro futuro. Invece l'azienda in una fase così delicata, nonostante le mobilitazioni messe in atto su molti territori abbiano impedito le svendite e lo svuotamento dei negozi, e nonostantye il coinvolgimeto delle istituzioni a tutti i livelli, sparisce e l'unica cosa che sa fare è limitarsi ad accusare le OO.SS. di comportamenti irresponsabili che andrebbero a complicare le ipotetiche trattative con misteriosi interlocutori delle quali ancora oggi non sappiamo nulla, soltanto perché attraverso le mobilitazioni cerchiamo di tutelare il lavoro, il reddito e la dignità di migliaia di persone. Questo è inaccettabile, provocatorio e poco rispettoso sia nei confronti dei lavoratori che delle istituzioni coinvolte e per questo a livello Nazionale è stato confermato lo Sciopero del 1 Aprile con presidio davanti al Mise al quale abbiamo chiesto di ricevere, indipendentemente dalla presenza dell'azienda, una delegazione dei lavoratori e di riconvocare immediatamente l'incontro in altra data a breve. I lavoratori della nostra porvincia parteciperanno in massa al presidio e lascenranno una minima rappresentanza a presidiare fuori dai punti vendita per continuare a informare l'opinione pubblica consegnando volantini alla clientela che negli ultimi giorni ha dimostrato molta solidarietà nei confronti dei lavoratori.
p.filcams-CGIL
Massimo Dinelli
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