
Respinto dalle istituzioni, senza lavoro e senza più una casa, si incatenerà al palazzo comunale di Empoli nella giornata di oggi, lunedì 30 marzo. Giulio Viglietti, 48enne da Empoli, è arrivato oggi presso la redazione di gonews.it con la rabbia che si può solo avere quando non ti rimane nient'altro al mondo.
Tutto è cominciato anni fa, quando per colpa di un pugno in faccia Viglietti è caduto a terra, in preda a un trauma cranico. Da lì la parabola discendente della sua famiglia: è costretto a rimanere per mesi all'ospedale. Perde il lavoro, i soldi finiscono in fretta. Inizia una causa giudiziaria che gli dà ragione: a Vaglietti spetterebbe un risarcimento, ma purtoppo colui che lo ha colpito è nullatenente, dunque niente soldi.
Tra le lacrime Viglietti riesce a raccontare la situazione attuale: "Mi hanno cacciato da casa con uno sfratto esecutivo, due settimane fa. Sono bastati dieci minuti alla polizia per mandarmi fuori assieme a mia moglie e alle due figlie. Gli assistenti sociali provveduto ad alloggiarci a un ostello di Ponte a Cappiano. Oggi, lunedì 30 marzo, mi hanno cacciato anche dall'ostello".
Ancora una volta Viglietti cerca aiuto in Comune: "Ho provato a farmi ricevere dal sindaco e dall'assessore Mostardini. Quest'ultimo mi aveva promesso che non ci sarebbero stati problemi nel risolvere la mia situazione. La responsabile dell'ufficio servizio sociale Elisa Faraoni non ci ha nemmeno accolti nel suo ufficio". L'amica che è venuta ad accompagnarlo, Caterina Arena, rincara la dose: "Hanno fatto venire i vigili urbani, che ci hanno chiesto i documenti come dei criminali e ci hanno 'gentilmente' accompagnati fuori dal Comune".
L'unica soluzione prospettata al momento per Viglietti dagli assistenti sociali è stata quella della separazione dalla famiglia, così che il figlio di 16 anni, la figlia di 18 e la moglie possano essere accolti in una struttura. È passato anche l'ultimo treno del bando per l'emergenza abitativa. "Per colpa della burocrazia, i tempi per fare la certificazione Isee erano troppo lunghi, circa 8 giorni, mentre lo scorso anno in un quarto d'ora era pronto tutto", commenta Viglietti.
Si arriva dunque all'estremo atto: "Mi incatenerò al Comune oggi alle 15, e inizierò anche lo sciopero della fame. Sarà presente anche un corteo di Casa Pound". Per Viglietti è l'unico modo per "risolvere la situazione oggi stesso".
AGGIORNAMENTO - Dalle 13.15 di lunedì 30 marzo Giulio Viglietti è incatenato alla sede del Comune di Empoli. Alcuni passanti hanno incoraggiato l'uomo nella sua protesta. Insieme a lui, fuori dal municipio, la moglie e alcuni sostenitori della sua causa. Alle 15:00 il Comune di Empoli con una conferenza stampa spiegherà la situazione e la propria posizione nella vicenda.
- Giulio Viglietti incatenato al cancello del municipio di Empoli (foto gonews.it)
- Giulio Viglietti incatenato al cancello del municipio di Empoli (foto gonews.it)
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- Giulio Viglietti incatenato al cancello del municipio di Empoli (foto gonews.it)
- Giulio Viglietti incatenato al cancello del municipio di Empoli (foto gonews.it)
- Giulio Viglietti incatenato al cancello del municipio di Empoli (foto gonews.it)
- Giulio Viglietti incatenato al cancello del municipio di Empoli (foto gonews.it)
- Lo striscione esporto con scritto: ‘Una vita dignitosa’ (foto gonews.it)
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