
Toscani in giro di gonews.it torna in Nordamerica e va a conoscere un giovane che da Montelupo Fiorentin ha deciso di prendere armi e bagagli per tentare fortuna in Canada. Si chiama Pietro Paoli, ha 25 anni ed è un ex studente dell'istituto 'Enriques' di Castelfiorentino. Di seguito la sua scheda.
Nome e Cognome: Pietro Paoli
Anni: 25 anni
Cresciuto a: Sono cresciuto nel bellissimo paesino Montelupo Fiorentino
Studi: Ho studiato all'istituto alberghiero 'Enriques' di Castelfiorentino ricevendo il diploma di operatore turistico.
Residenza e professione: In Italia vivo con la mia sorella a Empoli, e facevo il giardiniere nella ditta di mio padre.
Lavoro in Italia: Come detto sopra in Italia lavoravo nella ditta orto&giardino di mio padre, ho iniziato a lavorare in questa ditta appena finito gli studi nel 2009, mi è stata offerta questa possibilità da mio padre e, 19enne e voglioso di soldi, l'ho presa al volo.
Prima esperienza all'estero: La mia prima esperienza all'estero è iniziata il 13 settembre 2014 a Vancouver, una bellissima città canadese. Arrivato a Vancouver con il mio visto work/holiday e le mie dieci parole di Inglese, giusto il tempo di realizzare dove fossi, e il 16 settembre trovo lavoro come lavapiatti in un ristorante. Adesso sono passati 6 mesi, il mio inglese è decisamente migliorato e non sono più un lavapiatti ma sono un aiutocuoco nello stesso ristorante dove ho iniziato la mia esperienza.
Perché ha deciso di andare all'estero?
Non me ne sono andato dall'Italia in cerca di fortuna, io amo il mio paese e immagino lì il mio futuro, Ho deciso di andarmene dall'Italia per mettermi in gioco e vedere di cosa fossi capace, per imparare l'inglese, dato che a studiare non sono mai stato bravo, ma soprattutto per la fame di conoscere un po' di mondo.
Quali sono le principali differenze fra il mondo del lavoro italiano e quello estero?
Partiamo dal presupposto che io qui sono un immigrato, tale e quale a i tanti immigrati che sbarcano in Italia in questi periodi e che noi disprezziamo tanto. A differenza di noi qui sono stato preso a braccia aperte, il mio lavoro è stato apprezzato, sono passato da lavapiatti ad aiutocuoco nel giro di 3 mesi e mi è stato dato pure un aumento, il tutto senza chiedere nulla. Paragonato al modo in cui noi trattiamo i nostri immigrati noto delle sottili differenze.
La vita e il lavoro all'estero sono diversi dall'idea che ti eri fatta prima di partire?
Direi proprio di si, ero terrorizzato dall'idea che non parlando inglese sarebbe stato difficile trovare lavoro ed invece dopo 3 giorni ero già sotto contratto. Per quanto riguarda la vita non mi sarei mai immaginato qualcosa di meglio, vivo nel cuore della città in un appartamento condiviso con altri 3 ragazzi provenienti da Francia, Messico e Giappone. Ma la cosa che più mi ha stupito è quando ho scoperto che il mio palazzo, come la maggior parte, ha una piscina ed una palestra condominiale completamente gratuita. Non a caso Vancouver è tra le prime città al mondo come qualità della vita.
Cosa ti manca dell'Italia?
Dell'Italia mi manca tutto. Da buon Italiano mi manca da morire il nostro strepitoso cibo. Ho provato a cucinarmi qualcosa qua ma il sapore dei nostri frutti e delle nostre primizie è introvabile oltreoceano. Ma la cosa di cui ne sento veramente la mancanza sono i miei amici e la mia famiglia, loro si che mi mancano davvero. E poi mi manca da morì parlà toscano!
Torneresti a lavorare in Italia?
Certamente, io voglio vivere in Italia, è il mio paese e lo amo da morire anche con le sue imperfezioni. Ma il mondo è grande e la fame di conoscenza è tanta, adoro viaggiare scoprire mille posti nuovi, conoscere persone di cui non immaginavo l'esistenza e riuscire in qualche modo a lasciare il tuo segno in loro. Quindi sì, tornerei a lavorare nel mio amato paese, ma senza affondare troppo le radici.
Hai qualche aneddoto sulla permanenza all'estero?
Sono partito dall'Italia 5 mesi fa terrorizzato da quello in cui andavo in contro, ed adesso sono terrorizzato all'idea che fra 2 mesi dovrò lasciarlo!
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