
La consigliera Cristina Scaletti (La Firenze viva), intervenendo oggi in Consiglio Comunale sulla delibera di bilancio, ha dichiarato:
"Sugli impianti Sportivi Comunali: il sindaco Nardella e la sua giunta (e la maggioranza di Palazzo Vecchio ovviamente ha votato a favore) hanno deciso che gli asciugacapelli per i bambini che frequentano gli impianti costeranno 0.40 € oltre i 4 minuti di utilizzo e che saranno messi a pagamento (0.50€/ora) i parcheggi pertinenziali quando ci sono gare, partite e manifestazioni sportive. Così saranno sempre più numerosi i bambini che faranno sport e i genitori che li accompagneranno alle gare e alle partite. Proprio una politica a favore dell'avviamento sportivo. Complimenti!”
E commentando il bilancio nel suo complesso ha aggiunto:
“Del resto, quando i vari governi Berlusconi o Monti provarono a fare tagli agli Enti Locali o alla cultura, all’istruzione, all’insieme dei beni comuni, ci fu una sollevazione popolare anche da parte di chi ora sta in silenzio di fronte ad un analogo attacco da parte dell’attuale governo.
E oggi assistiamo al Pubblico che rinuncia a svolgere funzioni che gli sono proprie: la scuola, l’istruzione, la salute, l’acqua, i beni comuni, la cultura, sono proprietà dei cittadini e deve gestirli lo Stato, che ne deve garantire la funzione civica e sociale nonché la fruizione pubblica.
Quando si accetta che il governo tagli in questo senso, sulla sanità, sulla scuola, sulla cultura, quando si accetta che il Comune di Firenze tagli sulla scuola dell’infanzia come sta facendo, si fa una scelta precisa, politica, si sceglie che il bene comune diventi bene privato; una scelta grave tanto più in un momento come questo dove le persone sono ancora più deboli, perché non è vero che siamo fuori dalla crisi e i deboli segnali che ci arrivano in questo senso, non sono frutto di azioni messe in campo da questo governo, ma di contingenze internazionali come il costo del petrolio e le politiche degli Stati Uniti. I servizi alla persona, se privatizzati, acuiscono la crisi sociale e personale di ognuno. Che Stato è uno Stato che taglia sui beni essenziali? Che Stato è lo Stato che permette che siano i privati, per quanto bravi e capaci, a gestire beni comuni?
Il sindaco Nardella e il presidente del Consiglio fanno una scelta precisa molto lontana dai cittadini e dal dettato costituzionale”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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