Alessio Rossi (Pd): "L'istruzione e il sociale temi delicati di questo bilancio "

Alessio Rossi

Oggi siamo qui a votare la delibera di bilancio, bilancio che nonostante sia vittima di un taglio di oltre 40 milioni di euro, prevede dei fattori positivi in particolare l’attenzione riposta nei confronti cittadini residenti, per le famiglie e per i luoghi di cultura, mi riferisco agli sgravi per i teatri e cinema. Inoltre - spiega il consigliere del Partito democratico Alessio Rossi - le agevolazioni della Tari per i negozi interessati dai cantieri della Tramvia e i maggiori finanziamenti per i quartieri e le loro preziose attività che svolgono nella nostra città.

Però, il mio discorso e la mia attenzione si vogliono soffermare su due temi delicati e cruciali per un’amministrazione eccellente e progressista come sempre è stata quella di Firenze. Il sociale e l’istruzione.
Sia l’istruzione che il sociale a mio avviso sono l’indicatore della civiltà e di levatura di una città. Entrambi, settori cruciali per la vita dei nostri cittadini.

Il sociale perché racconta la nostra storia, una lunga storia di tradizione di accoglienza e cura dei più deboli. Penso ai grandi istituti di beneficenza che hanno fatto la storia di Firenze e che non vi sto a elencare, ma anche tutta la tradizione solidaristica delle società di mutuo soccorso e sopratutto della centralità delle politiche sociali nelle amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute nel tempo.
E credo che in un momento difficile come questo, di profonda crisi, sia un dovere di Noi amministratori assicurare assistenza a chi non può permettersela.
Quindi anche difronte agli ingenti tagli, dobbiamo assolutamente assicurare servizi sociali fondamentali tra i quali l’assistenza domiciliare delle persone e le azioni di contrasto alla marginalità.

Quindi, è giusto rivedere e riorganizzare i servizi socio-sanitari offerti dal comune, a maggior ragione laddove magari sono mancati effettivi controlli, però mantenendo lo stesso alto livello di servizi per i quali siamo famosi.A questo proposito è bene che si tenga conto di eventuali risorse che si rendano disponibili per incrementare gli stanziamenti.

Per quanto riguarda l’istruzione è il fulcro del domani, è determinate per la formazione dei nuovi cittadini di Firenze.
Comprensibili - aggiunge il consigliere Rossi - sono le problematiche riguardo al turnover e alle assunzioni, ma non la soluzione applicata, non condivido, ma anzi critico la volontà dichiarata di portare avanti questo progetto e di estenderlo per tutte le sezioni.
Nessuna politica educativa, a qualsiasi livello essa si esplichi, non può prescindere dalla centralità della professione del docente, nemmeno nel pomeriggio. Per questo non condivido la scelta portata avanti e per questo vigilerò su questo progetto, perché il ruolo dell’insegnante è fondamentale in una società e non può essere sostitutivo da servizi educativi complementari. La scuola dell’infanzia è scuola vera e la scuola vera la fai solo con insegnanti e non con servizi simili al dopo-scuola di antica memoria, superati dalla conquista del tempo pieno.

Fermiamoci un attimo a pensare, quanti di Noi potranno avere bisogno della scuola dell’infanzia nell’immediato futuro, mi domando e vi domando se la prospettiva di un personale, precario e magari sottopagato vi faccia stare sereni. A me personalmente, no!
Voterò questo bilancio - conclude il consigliere Rossi - pur mantenendo diverse perplessità su questi punti e quindi manterrò alta l’attenzione su i due temi sopra elencati, vigilerò sull’esito dei cambiamenti previsti perché di fondamentale importanza per me e per i cittadini di Firenze.

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