
La lettera scritta da Miriam Amato (Gruppo Misto) apparsa sul sito del Comune di Firenze qui nella sua versione integrale:
"Sono settimane incandescenti sul tema scuola, dopo che il vicesindaco ha imposto un totale stravolgimento dell'offerta didattica. Saranno i bambini dai 3 ai 6 anni a pagare le conseguenze di questo scellerato atteggiamento della nostra amministrazione. Sulla loro pelle si adotta l'esperimento (in 64 sezioni su 108) di appaltare il servizio didattico per le ore pomeridiane a delle cooperative.
I bambini avranno così insegnanti , probabilmente sotto pagati e con minor tutele rispetto ai loro stessi colleghi, aspetto per niente marginale dal momento che le condizioni lavorative incidono pesantemente sulla qualità del lavoro svolto., un ruolo nobile, quello assolto dagli insegnanti che formano i cittadini del futuro, continuamente smembrato dai propri diritti.
Una situazione grottesca, se non fosse giocata sulla pelle dei più deboli.
“Si tratta di una sperimentazione” sentenzia la vicesindaco, dimenticandosi che a pagarne le conseguenze sono bambini al loro primo contatto col mondo della scuola e delle relazioni personali .
Durante la fase evolutiva in cui s’inizia a strutturare la personalità, di cui l’adulto di riferimento è parte integrante, nei processi di introiezione e riflesso. Per quest’amministrazione, l’istruzione è vista come “voce di spesa” ed i bambini esclusivamente come “numeri”. Aberrante è anche la mancanza di considerazione verso tutte le realtà coinvolte, dai docenti ai genitori, e al resto del personale attivo nelle scuole. Nessun dialogo. Nessun coinvolgimento dei diretti interessati.
I genitori sono stati lasciati completamente all'oscuro di tutta questa iniziativa ed informati solo a decisione già presa! Tutto questo è inaccettabile! Lo dico da mamma e da cittadina, prima ancora che da consigliera comunale! Come si può solo pensare di operare con tanta superficialità ed arroganza? Come si può immaginare soltanto che appaltare l'istruzione non abbia forti ripercussioni sui bambini?
E dire che le parole della Giachi erano state ben altre in campagna elettorale: “Costruiremo altre scuole, mense, palestre, biblioteche, e metteremo in sicurezza gli spazi di cui i nostri ragazzi hanno bisogno per la loro formazione, coinvolgeremo sempre di più le famiglie nell’amministrazione della scuola, perché il dialogo si tramuti in azioni concrete (dallo stesso sito della vicesindaco)”.
Oggi la Giachi si difende sostenendo che avverrà un'introduzione del privato “che opera sotto lo stretto controllo del comune, coordinato e vigilato.” A constatare la coerenza con quanto già detto in passato, queste affermazioni mettono solo brividi!!!"
Miriam Amato
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