Migranti all'ex Cristallo, Cgil: "L'accoglienza non è un soggiorno coatto"

(foto gonews.it)

"Dopo aver appreso dagli organi di informazione che, in ossequio ad una indicazione del Ministero degli Interni, la Prefettura di Pisa ha bandito una gara finalizzata alla gestione del l’ “accoglienza” di settanta profughi nel Comune di S. Croce sull’Arno sentiamo di dover esprimere alcune considerazioni di metodo e di merito.

In primis di metodo, nella consapevolezza che spesso la forma è sostanza. La scelta, molto diversa dal passato, di imporre alle comunità locali un certo numero di profughi ha a nostro avviso più il profilo del “soggiorno coatto” che quello della reale accoglienza.

Come, infatti, si possa parlare di accoglienza senza coinvolgere coloro, istituzioni e comunità interessate che accolgono, è una domanda a cui vorremmo venisse data risposta da chi ha deciso, ai vari livelli, che il confronto e la collaborazione fossero un’ inutile perdita di tempo.

In questo senso consideriamo l’appuntamento di martedì 31 marzo p.v. un’occasione, benché tardiva, per cercare di recuperare quel dialogo istituzionale e sociale che anche nel recente passato ha consentito di gestire al meglio situazioni di emergenza.

Per la Cgil, infatti, accoglienza di persone che hanno già subito i traumi di guerre e calamità significa lavorare per costruire percorsi di inserimento finalizzati a ricostruire forti spazi di relazioni umane tra i soggetti interessati dall’accoglienza ed il contesto che li accoglie.

In questo senso la realtà cozza con il merito delle scelte prodotte che sembrano seguire piuttosto altre logiche, innanzitutto economiche.

Pensare di far vivere queste persone in una struttura fatiscente come l’ex Hotel Corallo da anni disabitata è un’ipotesi che stride plasticamente con qualunque idea di accoglienza dignitosa e appare invece più come una scelta non adeguatamente meditata che rischia di minare profondamente quel modello di convivenza e integrazione che, grazie ad anni di lavoro e impegno istituzionale e comunitario, ha fatto del comune di S. Croce sull’Arno un esempio virtuoso anche a livello nazionale.

Se a questo si aggiungono le voci, tutt’altro che rassicuranti, che sembrerebbero legare il soggetto ritenuto aggiudicatario della gara alle recenti criminali e vergognose vicende dell’inchiesta “Mafia Capitale” allora il quadro, tutto negativo, è completo.

Bene fa quindi, come preannunciato a mezzo stampa, il prefetto a fare luce piena su questo ultimo aspetto nonché, nella riunione del 31 marzo, a cercare di recuperare un rapporto con le istituzioni e le comunità interessate; e bene ha fatto il Sindaco di S. Croce a riproporre il “modello toscano” fatto di dialogo e partecipazione come presupposto per una reale politica di accoglienza.

Perché di accoglienza si tratta, e non di soggiorno coatto".

Fonte: Cgil Pisa

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