Hotel Cristallo, interviene l'associazione Arturo: "Contrari ad una logica concentrazionaria"

L'ex hotel Cristallo di Santa Croce (foto Enzo Oliveri per gonews.it)

In merito alla vicenda dell’ex Hotel Cristallo esprimiamo la nostra netta contrarietà ad un’operazione che, qualora si realizzasse, azzererebbe d’un colpo un’idea e un modello di accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati che sul nostro territorio si è affermata negli ultimi anni, replicando e imponendo delle modalità di gestione che osserviamo in tante parti d’Italia e che sono lesive della dignità umana, inefficaci rispetto alla finalità dell’inserimento nel tessuto sociale, oltre che inquinate da abusi, illeciti e forme di corruzione.

La nostra contrarietà riguarda in primo luogo il merito.

A Santa Croce sull’Arno e negli altri comuni del Valdarno Inferiore si sta portando avanti positivamente una politica dell’accoglienza basata sull’inserimento di piccoli nuclei (famiglie o persone singole) in piccole strutture e appartamenti privati. Dare accoglienza significa non limitarsi a fornire vitto e alloggio, ma anche servizi fondamentali come la tutela legale, l’assistenza sanitaria, l’inserimento scolastico per i minori, l’orientamento e accompagnamento sociale, i corsi di lingua italiana. La logica non può essere quella di trovare luoghi dove stipare le persone senza pensare a possibili percorsi di inserimento e senza tener conto dei diritti e dei bisogni delle persone.

La programmazione, la concertazione con le amministrazioni locali, il coinvolgimento delle agenzie del territorio sono indispensabili per realizzare un’accoglienza degna di questo nome. Pertanto riteniamo inopportuna la procedura seguita dalla Prefettura di Pisa in questa occasione.

Ci associamo alle preoccupazioni circa la reputazione della cooperativa che si è aggiudicata il bando per la gestione della struttura e ci aspettiamo rigorosi accertamenti, come dichiarato ieri dal Prefetto Visconti.

Vogliamo affermare con forza che la nostra contrarietà non è in alcun modo associabile alla posizione di chi rifiuta la presenza dei migranti o l’accoglienza di nuovi “profughi” perché “ce ne sono già troppi” e prontamente sfrutta l’operazione Hotel Cristallo a fini di consenso elettorale.

Rifiutiamo un linguaggio e una rappresentazione della realtà che per approssimazione, estrema semplificazione o per precisa volontà politica, confondono fenomeni che sono di diversa natura, e ignorano o distorcono dati e informazioni. Quando parliamo di “profughi” ci riferiamo a richiedenti asilo, ovvero persone costrette alla migrazione forzata a causa di guerre o persecuzioni, persone che chiedono protezione all’Italia, che esercitano un diritto sancito dalla nostra Costituzione oltre che da Trattati internazionali che l’Italia ha sottoscritto. Stiamo parlando di persone che arrivano da scenari di crisi umanitarie di estrema gravità. Pensiamo alla Siria: 4 anni di guerra, 200 mila morti, 12 milioni di sfollati, 3,8 milioni di rifugiati. Pensiamo ai tanti teatri di crisi in Africa, in Pakistan, in Afghanistan. Se andiamo a leggere i dati delle statistiche ufficiali scopriremo che su 626 mila richieste di asilo presentate nell’Unione Europea nel 2014 solo il 10% riguardano l’Italia (contro ad esempio il 32% della Germania), e che l’Italia ospita 1 rifugiato ogni mille abitanti (1 ogni mille!) contro i 2,5 della Germania o gli 8 ogni mille della Svezia. Non ci sembra che queste siano cifre impossibili da gestire con razionalità e senza agitare perennemente lo spauracchio ansiogeno dell’emergenza.

Insieme all’amministrazione comunale, alle forze politiche, alle associazioni e ai cittadini che condividono i valori dell’accoglienza e della solidarietà, vigileremo sugli sviluppi di questa vicenda e ci opporremo alla realizzazione di un’operazione ispirata da una logica concentrazionaria che giudichiamo profondamente sbagliata.

Associazione Arturo

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