Regionali, il leghista Borghi presenta la sua sfida a Rossi: "Il Pit si voti nella nuova legislatura. Alleanze? Se ne riparla al secondo turno"

Marco Cordone, a destra, e Claudio Borghi (foto gonews.it)


“Sono preoccupato per la questione di un piano paesaggistico toscano portato avanti per tutta legislatura e poi cambiato improvvisamente al punto tale da portare verso le dimissioni lo stesso assessore Marson che lo aveva congeniato”. Così il candidato presidente della Regione Toscana della Lega Nord, Claudio Borghi, relativamente al Pit in discussione in consiglio a Palazzo Panciatichi. “Questo – dice l’esponente del Carroccio a margine di una conferenza stampa indetta a Empoli – significa che probabilmente ci sono sotto alcune ulteriori iniziative dei comitati di affari, in quanto sul consumo del suolo gli appetito sono molto forti. Il governo regionale si è mostrato molto permeabile agli interessi di diverso tipo”. “La cosa logica e sensata – conclude sull’argomento – sarebbe non votarlo e aspettare che venga analizzato dal governo entrante in quanto legittimato dai cittadini”.

La presentazione stampa di Borghi per l’Empolese Valdelsa si è tenuta stamani, giovedì 26 marzo, al Bar Viti di piazza Don Minzoni. Presenti tre candidati per il consiglio regionale: il capolista della circoscrizione Firenze 3 Marco Cordone, Anna Maria Perazzo e Andrea Orfino.

“In Toscana esiste il doppio turno, quindi una coalizione avrebbe senso se fosse solo totale, ovvero se includesse tipo M5S e Sel in una specie di comitato di liberazione nazionale per tentare la vittoria al primo turno. Dato che la prospettiva non è realistica, è conveniente che ci sia la massima scelta possibile, siano presentate tutte le possibile facce e per poi arrivare a scegliere chi si contenderà la vittoria al secondo turno”. Così Claudio Borghi ha risposto alla richiesta dei giornalisti su possibili alleanze tra il Carroccio e i partiti del centro destra per le elezioni del 31 maggio.

Nell’introdurre Borghi, Cordone ha ricordato una serie di battaglie da lui promosse e già largamente presentate in passato: dal no alla chiusura dell’Opg di Montelupo Fiorentino senza una soluzione certa, un invito a terminare i lavori della 429, le chiusure di tribunale, giudice di pace e sportello di camera di commercio a Empoli (e giudice di pace a Castelfiorentino), la prossima fusione delle Asl con perdita per Empoli anche dell’azienda sanitaria 11, la questione del lavoro (e della Shelbox in particolare), delle Terme di Gambassi e delle dotazioni della polizia municipale dell’Unione dei Comuni Circondario Empolese-Valdelsa.

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