
Lunedì prossimo alla modica cifra di 16,90 euro in tutte le edicole dell'Empolese Valdelsa, e non solo, uscirà “Le stanze bollenti di Empoli e Fucecchio”, ultima “fatica” della casa di produzione genovese di film hard “Il triangolo rosso”.
Il titolo parla chiaro: gli attori, ma anche i luoghi in cui sono state girate le scene ci riguardano da vicino, si tratta di persone che hanno una vita e un lavoro rispettabili, di zone che sono casa nostra e che si vedranno nel video perché riprese dalla telecamera del regista, attento, come tutta la produzione, a non girare scene osé in zone troppo riconoscibili.
E proprio per rispetto dei luoghi quasi tutto il filmato - riporta oggi, mercoledì 25 marzo, il quotidiano 'La Nazione' - sarà ambientato negli appartamenti delle tre coppie protagoniste del dvd a luci rosse, una di Fucecchio e le altre due di Empoli. Uomini e donne insospettabili appartenenti al mondo dello scambismo che si sono prestate alla causa con divertimento, velate in volto soltanto da una piccola maschera, forse proprio per alimentare la fantasia dei più curiosi alla ricerca della vera identità degli attori.
Lilli, useremo i nomi d'arte degli attori per motivi di privacy, ha 32 anni, è di Empoli e nella vita fa la commessa, mentre il suo compagno Leandro è un 35enne operaio. L'altra coppia empolese del film è formata da Benedetta, casalinga di 33 anni e da Sebastiano, 35 anni, artigiano.
La 33enne Carlotta invece è di Fucecchio così come il suo compaesano Dino, insospettabile commerciante di 37 anni. Effusioni, scene di sesso, scambi di coppia, per ribadire che il genere hard è ancora vivo. “Facciamo film ormai da decenni – spiega il responsabile di produzione de “Il triangolo rosso” Giuliano Carli – Oggi è molto più difficile di una decina di anni fa perché sul web spopolano filmati di ogni tipo, così come non è ancora finita l'onda bigotta di chi ritiene i film a luci rosse come lo sterco del diavolo.
Io credo invece – conclude Carli – che se delle persone maggiorenni, con una condotta di vita di tutto rispetto, vogliono giocare un po' col sesso non c'è nulla di male.
Non si può ancora vivere di tabù, nascondersi dietro a un dito di una realtà molto diversa rispetto a tante ipocrisie”. Prevarrà insomma la curiosità o la critica nell'Empolese Valdelsa? Non si può far altro che attendere per sapere.
Gianni Capuano
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