Legge sul turismo, le associazioni degli imprenditori: "Occasione sprecata non accettare i nostri emendamenti"

“Rimandare alla prossima legislatura la definizione di una nuova disciplina sul turismo è a questo punto l’unica soluzione, vista l’impossibilità di accogliere il pacchetto di osservazioni avanzato congiuntamente da tutte le associazioni di categoria del settore. Se consideriamo però che si parlava di modifiche a un Testo Unico del Turismo che risale al 2000, e che quindi non può più essere rispondente, 15 anni dopo, alle necessità di un settore in continuo e velocissimo mutamento, e che di fatto è stato vanificato un anno di incontri senza tenere nella adeguata considerazione le sollecitazioni e le proposte delle categorie economiche, viene però da pensare che si tratti anche di una straordinaria occasione sprecata”.

Confcommercio Toscana, Confesercenti Toscana, la Commissione Turismo di Confindustria Toscana e la Alleanza delle Cooperative Italiane-Toscana commentano all’unisono la decisione da parte della Regione di far slittare la riforma della legge regionale sul turismo.

“I temi da affrontare sono infatti estremamente importanti: necessitano di urgente aggiornamento sia il riassetto organizzativo delle competenze e della promozione pubblica in Toscana, sia la disciplina delle imprese. Soprattutto su questo punto, ovvero sulla certezza delle regole in un mercato che presenti criteri di concorrenza leale fra tutte le strutture ricettive, i problemi non erano per niente risolti”.

“Dopo un anno di incontri abbiamo ritrovato poco delle nostre proposte nel testo licenziato il 2 febbraio dalla Giunta della Regione Toscana. Per questo abbiamo presentato numerose osservazioni e proposte di modifica. A questo punto, prendendo atto dell’impossibilità di affrontare un serio e approfondito esame della materia prima della fine della legislatura, meglio che la Regione si prenda il tempo necessario per costruire una normativa adeguata che punti sull’etica e sul rispetto delle regole di chiunque faccia impresa nel turismo, seguendo l’input che le rappresentanze d’impresa hanno voluto dare: “Stesso mercato, stesse regole”. Questo per riaffermare il principio che le regole, soprattutto quando sono dure e impegnative, sono accettabili se valgono per tutti, senza aree di privilegio e di esenzione intollerabili.

Certo è che resta l’amaro in bocca perché, a nostro giudizio, il tempo per fare bene quello che serve alle imprese e che richiede il mercato, ci sarebbe stato”. Nemmeno la modifica della parte relativa alla governance, sulla quale sembrava di aver colto una generale condivisione, è arrivata a buon fine.

“Sarà importante – concludono i rappresentanti di Confcommercio Toscana, Confesercenti Toscana, della Commissione Turismo di Confindustria Toscana e l’Alleanza delle Cooperative Italiane-Toscana - dare al Testo Unico massima priorità subito dopo le elezioni, al fine di adeguare la legge del 2000 alle attuali esigenze del mercato turistico. Vogliamo una legge completa che diventi occasione di sviluppo dell’intero comparto”.

 

 

Fonte: Ufficio Stampa Confcommercio Toscana

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