
“L’agricoltura ci piace, l'abbiamo scelta perché dà da mangiare a tutti: il pane si fa con la terra, con nessun’altra cosa”. Non sono i pensieri radicati di chi, con l’età e l’esperienza alle spalle, ha deciso di investire sul lavoro agricolo da professionista e appassionato incallito, ma le motivazioni, semplici e dirette, di due sedicenni Tommaso Buti e Federico Sabatini, che così si sono espressi al Palazzo dei Congressi a Firenze rivolgendosi ad Andriana Sukova Tosheva, direttrice "Economia sociale di mercato negli stati membri" della delegazione Occupazione della Commissione europea.
I due neostudenti della scuola per contadini, che da un mese ha aperto i battenti a San Casciano tra le aule di via della Libertà e i campi dell’azienda agricola Montepaldi, sede distaccata della Facoltà di Agraria di Firenze, sono stati ricevuti e accolti con entusiasmo dalla delegazione della Commissione europea. La direttrice Tosheva ha dialogato con i ragazzi per conoscere le ragioni della loro scelta, le prime impressioni e le prospettive che nutrono sul percorso formativo e professionale, promosso dai Comuni del Chianti, organizzato da Chiantiform e finanziato dal Ministero delle Politiche sociali e del Lavoro.
“Il futuro da operatore agricolo ci attrae moltissimo – hanno proseguito - e lo riteniamo una valida alternativa alla scuola tradizionale dalla quale ci sentiamo delusi, gli insegnanti della scuola per contadini ci fanno sentire a nostro agio, le materie sono tutte interessanti e la sezione pratica è una componente che sperimenteremo già dopo Pasqua direttamente sul campo, tra gli ulivi e le vigne”. Un’esperienza pilota in Italia, quella che le amministrazioni comunali del Chianti hanno messo in piedi per combattere l’abbandono scolastico salito in Toscana al 19 per cento, che è piaciuta molto alla delegazione della Commissione europea presente all’iniziativa "Giovani, crescita, occupazione per il futuro della Toscana", organizzata dalla Regione Toscana per il lancio del programma operativo regionale (Por) del Fondo sociale europeo (Fse) per il periodo 2014-2020.
“Il corso ha raggiunto quasi la quota massima prevista per questa prima edizione – ha dichiarato Franco Agnoletti, presidente di Chiantiform - sono molto soddisfatto delle considerazioni positive che i ragazzi hanno condiviso con la direttrice della delegazione, gli studenti sono molto motivati e decisi ad arrivare in fondo a questo percorso”. Tosheva ha annunciato che anche per i prossimi anni saranno erogati all’Italia fondi adeguati e consistenti per contrastare la disoccupazione giovanile attraverso la formazione.
Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino
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