
«Si tratta di un cambiamento, anche se al momento sperimentale, profondo. L’amministrazione lo propone nello spirito di mantenere integra la qualità del servizio pubblico che offriamo alla cittadinanza e anzi di migliorarla e consentirle di andare incontro al futuro con un potenziale anche in grado di crescere. Le famiglie avranno un servizio educativo che vedrà potenziate fino a raddoppiare il numero delle ore (da 20 a 39) le attività ad esempio di educazione musicale, psicomotoria e di lingua straniera».
Lo ha sottolineato la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi rispondendo, questo pomeriggio in consiglio comunale, ad alcune interrogazioni sulla riorganizzazione della scuola dell’infanzia.
«I limiti imposti al turn over, ovvero alla possibilità di assumere nuovo personale in occasione dei pensionamenti, sui quali si sono innestati anche i limiti ai bilanci degli enti locali – ha ricordato la vicesindaca – rendeva impossibile colmare il vuoto che avrebbero causato i 64 pensionamenti degli insegnanti. La scuola dell’infanzia occupa 236 insegnanti su un totale di 4400 dipendenti del Comune di Firenze, pari al 5%. Il personale di cui avrebbe avuto bisogno questo comparto copriva lo scorso anno il 70% delle possibilità di assunzioni del Comune, l’anno prima il 37% e quest’anno il 100%. Sarebbe stato quindi impossibile procede in questo senso per coprire i 64 pensionamenti».
«Una delle soluzioni suggerite era chiudere 32 sezioni di scuola dell’infanzia – ha proseguito Cristina Giachi – ma noi, qualunque sia l’effetto che si voglia raggiungere con questa scelta, non lasceremo mai 600 bambini senza scuola dell’infanzia. L’altra alternativa era esternalizzare integralmente, ovvero dare ad un privato isolato sezioni o, addirittura, scuole intere. Abbiamo invece scelto un modello, proposto in via sperimentale, nel quale il privato è vincolato, attraverso un capitolato d’appalto a dialogare con il servizio pubblico, a costruire il suo progetto educativo in dialogo con il sistema comunale. In questo modo possiamo preservare quel patrimonio di progettualità educativa costruiti in decenni di lavoro e di buoni risultati e permettere al sistema di tornare a crescere».
«Per sostenere e sviluppare i servizi esistenti – ha sottolineato la vicesindaca Giachi – abbiamo dunque deciso di scommettere su una modalità organizzativa pomeridiana della scuola che prevede un tempo dedicato alle attività dell’ampliamento dell’offerta formativa. Attività che, per coerenza didattica e per correttezza educativa, dovranno integrarsi con il ‘piano dell’offerta formativa’ della scuola attraverso il quale si esprime l’esperienza pedagogica del personale comunale e dovranno essere gestite da personale insegnante, con qualifiche corrispondenti a contratti specifici».
«Il personale insegnante non sarà però protagonista solo della sperimentazione – ha concluso – un gruppo di lavoro composti dai componenti del coordinamento pedagogico, e da insegnanti comunali, collaborerà alla costruzione del capitolato di appalto per le attività educative pomeridiane e di ampliamento dell’offerta formativa delle scuole dell’infanzia. In questo modo conoscenza, esperienza e valori che le scuole comunali hanno sviluppato in questi decenni saranno fondamentali per comporre il capitolato di appalto al meglio, specificandone alcune caratteristiche rispetto proprio al ‘piano dell’offerta formativa’. L’obiettivo è quello di valorizzare la qualità espressa dal corpo insegnante della scuola comunale e costruire un assetto organizzativo in grado di traghettare questo servizio nel futuro».
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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