
I lavoratori ribadiscono di aver presentato ricorso - già fin dal 27 febbraio 2014- avanti al Giudice del Lavoro del Tribunale di Firenze nei confronti della Electrolux Italia S.p.A. affinché sia fatta chiarezza sull'operato della stessa, ritenendola responsabile riguardo alla scelta di ISI S.r.l., scelta rivelatasi poi fatale per l'insediamento produttivo di Scandicci e drammaticamente errata per i lavoratori, per le loro famiglie e per tutto il tessuto produttivo del territorio.
I lavoratori, nel ricorso presentato a cura degli Avvocati Antonio Sforza e Pierfrancesco Giraldi, chiedono che siano valutati tutti i comportamenti tenuti in questa vicenda da Electrolux Italia S.p.A.- anche quelli successivi alla scelta di ISI S.r.l.- e che investono tutto il complesso procedimento articolatosi in varie fasi e snodatosi in un lungo lasso di tempo.
Tali comportamenti, suscitano nei lavoratori fortissime perplessità e moltissimi interrogativi su questa inquietante ed intricata vicenda.
I lavoratori hanno la massima fiducia nella Magistratura Fiorentina e sono certi di ottenere dalla stessa giustizia e, con questa, le risposte alle loro domande: l'udienza si terrà il 26 marzo 2015, ore 10,00, Giudice Dott.ssa Carlucci.
Per una miglior comprensione dello svolgimento dei fatti nella loro successione temporale e nel loro concatenarsi, si ricorda in questa sede ciò che già a suo tempo fu comunicato e cioè che nei mesi scorsi si è tenuto presso il Tribunale di Firenze- in particolare avanti al G.U.P. Dott. Alessandro Moneti- il procedimento penale contro i vertici della ISI S.r.l., società che -subito dopo aver rilevato il sito produttivo di Scandicci dalla Electrolux Italia S.p.A.- è fallita, determinando la perdita del posto di lavoro per tutti i 370 dipendenti all'epoca occupati.
Una parte di questi lavoratori- in particolare 158 di questi ex lavoratori di ISI S.r.l.- sempre difesi dagli Avvocati Pierfrancesco Giraldi e Antonio Sforza- sono stati ammessi dal G.U.P. Dott. Moneti come parti civili.
La costituzione di parte civile ha lo scopo di ottenere il risarcimento per i danni morali patiti a fronte della condotte contestate agli imputati in persona dei Sigg.ri. Fojanesi, Corapi e Cevolo, oltre ad altri imputati a questi collegati, sia per i reati di bancarotta fraudolenta, sia per il reato di truffa ai danni di enti pubblici commessi, secondo l'accusa, nel fallito tentativo di riconversione dello stabilimento di Scandicci.
In tal modo è stato riaffermato quell'importante principio secondo il quale l'imprenditore che dolosamente depaupera le risorse di un'azienda, debba risarcire i danni morali sofferti dai lavoratori rimasti senza impiego e costituisce un'importante pronuncia in tal senso.
Il procedimento è tuttora in corso.
Fonte: Ufficio Stampa
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