Arianna Innocenti, da Cerreto a Parigi per fare la ballerina

Arianna Innocenti, di Cerreto Guidi, per il blog di 'Toscani in giro'

Arianna Innocenti, di Cerreto Guidi, per il blog di 'Toscani in giro'

Proseguiamo il viaggio di Toscani in Giro andando a conoscere Arianna Innocenti, che da Cerreto Guidi si è trasferita a Parigi per lavorare come ballerina: è lei stessa che racconta la sua storia a gonews.it nella seguente intervista.

Nome e Cognome: Arianna Innocenti
Anni: 26
Cresciuta a: Cerreto Guidi
Studi: Istituto Alberghiero di Montecatini Terme
Residenza e professione: Parigi, ballerina e insegnante di danza
Lavoro in Italia: Insegnante di danza, cameriera, barista, hostess, animatrice, operatore in un call center

Prima esperienza all'estero: Mi sono trasferita a Parigi 3 anni e mezzo fa senza esserci mai stata prima e senza conoscere la lingua.

Perché ha deciso di andare all'estero?
Perché in Italia non avevo abbastanza opportunità per crescere professionalmente. La cultura comune italiana per quanto riguarda il mondo dell'arte, soprattutto la danza, è molto arretrata rispetto ad i paesi come la Francia. In più non riuscivo a vivere una vita tranquilla, era più quello che spendevo, che guadagnavo.

Arianna Innocenti, di Cerreto Guidi, per il blog di 'Toscani in giro'

Arianna Innocenti, di Cerreto Guidi, per il blog di 'Toscani in giro'

Quali sono le principali differenze fra il mondo del lavoro italiano e quello estero?
All'estero hai più diritti nel mondo del lavoro. Però le persone che sono sempre vissute in un paese pieno di possibilità alla fine se ne approfittano. Hanno subito un contratto a tempo indeterminato, sanno che non possono essere licenziati quindi cercano sempre di fare il minimo indispensabile. Invece un italiano che va all'estero con l'idea di cercare di fare quello che davvero vuole nella vita, si impegna sempre al massimo e fa più di quello che gli viene chiesto. Siamo abituati all'Italia dove tutto va guadagnato e niente è regalato.

La vita e il lavoro all'estero sono diversi dall'idea che ti eri fatta prima di partire?
Diciamo non sapevo veramente a cosa andavo incontro ma penso che noi italiani certe cose non riusciamo neanche ad immaginarcele. In generale all'estero il sistema burocratico statale funziona molto meglio. Una delle cose che mi colpì di più quando arrivai, fu che qui i giovani fanno davvero carriera e non vengono messi da parte solo perché sono "giovani" qui esiste per fortuna la meritocrazia. Qui lo Stato ti aiuta davvero, ci sono tante agevolazioni per aiutarti a vivere meglio. Per esempio c'è un aiuto economico, se non guadagni abbastanza, per aiutarti a pagare l'affitto e lo possono chiedere tutti .

Cosa ti manca dell'Italia?
La famiglia, gli amici, la cucina, il mare, il sole e il nostro paesaggio. Qui non si vedono mai né le stelle, né il tramonto e appena torno a casa alzo spesso gli occhi al cielo.

Arianna Innocenti, di Cerreto Guidi, per il blog di 'Toscani in giro'

Arianna Innocenti, di Cerreto Guidi, per il blog di 'Toscani in giro'

Torneresti a lavorare in Italia?
Se ci fossero le stesse possibilità, subito. Il lavoro di ballerina qui è riconosciuto dallo Stato, posso avere la disoccupazione e una pensione. In Italia purtroppo il mio lavoro non è considerato un vero lavoro.

Hai qualche aneddoto sulla permanenza all'estero?
La pecca più grande di Parigi sono gli affitti troppo cari e trovare un appartamento è davvero un' impresa quasi impossibile. Se devo descrivere un episodio che mi è rimasto impresso è la visita di un appartamento. Aveva il bagno per le scale del condominio alla turca, la doccia era un optional, dovevi entrare in una bacinella gigante che posizionavi davanti alla porta di entrata, tirando una tenda per la doccia e allungando la mano, trovavi nel lavandino della cucina una gomma che serviva per farsi la doccia e la moquette a un metro e mezzo di distanza. Chiedevano la modica cifra di 750 euro al mese. Dopo questa esperienza ho capito che i francesi non hanno la stessa nostra concezione di casa.

Se vuoi aggiungere qualcosa di te, sulla tua storia, particolari curiosi da poter far emergere nell’articolo.
Sono contentissima di aver fatto questa scelta di vita. Parigi mi piace tantissimo, è una città dove si incontrono etnie e culture diverse. Puoi davvero confrontarti con altre realtà. L'aperture delle persona sulla cultura e il mondo dell'arte è molto interessante. Qui ho ormai la mia indipendenza, vivo da sola e ho tantissimi amici ma devo essere sincera, sono quasi tutti italiani. A Parigi si trovano italiani ovunque. Comunque vada, quest'esperienza mi sta portando ad una crescita professionale sempre più ampia. Mi sento davvero fortunata a fare nella vita quello che è la mia passione.

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