
35 etichette e un debutto assoluto al Vinitaly. La viticoltura apuo-lunigianese pronta all’appuntamento più importante del mondo che da domenica 22 al 25 marzo radunerà a Verona oltre 4.000 espositori da tutto il mondo e migliaia di visitatori tra addetti ai lavori ed appassionati. Nutrita, come da qualche anno, la compagine delle aziende che aderiscono al Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani Doc che sarà quest’anno ospitata all’interno del padiglione 9, stand C12.
Una presenza garantita dal sostegno della Camera di Commercio di Massa Carrara e di Coldiretti che proprio al Vinitaly sarà una delle protagoniste anche in vista dell’Expo2015 (info su www.massacarrara.coldiretti.it). I visitatori e buyer Vinitaly potranno scoprire e conoscere i vini di Cima Aurelio, L’Aurora di Francesco di Pietro Mosti, Calevro di Fabrizio Bondielli, BelFior di Bellè Silvia, unica azienda apuana reduce del Prowine di Düsseldorf e Montepepe di Roberto Poggi in rappresentanza del Candia Doc.
Aziende con una già consolidata storia alle spalle ed importanti riconoscimenti da parte di enologi ed esperti. La novità è rappresentata, quest’anno, dalla partecipazione – la prima – della giovane azienda di Francesca Pascale “I Pilastri” di Fosdinovo, una delle più promettenti realtà vitivinicole per il vermentino dei Colli di Luni Doc. “Il Vinitaly – spiega Coldiretti – è prima di ogni altra cosa un’opportunità di condivisione e di relazione tra addetti ai lavori che consente alle aziende agricole di annusare il mercato, intessere rapporti ed aprire nuovi canali di business.
Ma è anche uno strumento per incontrare il consumatore poiché la promozione rappresenta una buona parte del valore commerciale di un vino”. Mandata in archivio un’annata, la precedente, più che positiva, al Vinitaly i produttori ora vogliono raccogliere i frutti del lavoro spinti anche dalla nuova generazione di vignaioli che sta portando parole come marketing all’interno delle aziende.
Sulle nostre colline stanno maturando realtà interessanti ed importanti che sono certo contribuiranno ad un ulteriore passo di qualità il brand del Candia; – spiega Fabrizio Bondielli, Presidente del Consorzio di Tutela – la nostra è una piccola realtà ed è proprio questo il valore che dobbiamo sapere proporre a buyer e consumatori”. Sarà anche la prima volta senza Roberto Verzanini, Direttore del Consorzio, scomparso recentemente. “A Roberto – prosegue Bondielli - va la nostra riconoscenza per aver fatto tanto per il Consorzio. Senza di lui sarà un’edizione diversa perché l’abbiamo sempre vissuta fianco a fianco. Lo porteremo con noi”.
I Pilastri e la svolta bio. Vini giovani e presto anche biologici. L’azienda agricola di Francesca Pascale “I Pilastri”, a Fosdinovo, è già partita all’attacco del mercato nordamericano. Francesca si trova in queste settimane in Canada per presentare le sue etichette a buyer e importatori di Montreal, Vancouver e Toronto. Ma sarà “virtualmente” anche il suo primo Vinitaly: ci sarà il Gerardo a fare le sue veci. “La passione del vino è nata da lei. E’ stata Francesca a dirmi: papà perché non piantiamo delle vigne e iniziamo a produrre anche vino? Nel 2011 abbiamo piantato le prime vigne, nel 2013 la seconda parte. Per noi questa è la seconda annata. Abbiamo già richiesto la certificazione biologica perché siamo convinti che sia un mercato in ascesa”.
L’azienda produce vermentino bianco dei Colli di Luni ed in piccola quantità rosso IGT di canaiolo, vermentino nero e merlot. Proprio il vermentino è al terzo posto nelle classifiche di gradimento da parte degli italiani nel 2014. La guida. Al Vinitaly, insieme ai vini sarà presentata anche la guida “Candia con Gusto” realizzata da Coldiretti e Lunigiana Amica con l’intento di promuovere la ristorazione tradizionale locale e gli abbinamenti con i vini del Candia. “E’ anche questo uno strumento di promozione del territorio – conclude Coldiretti – che spinge sulle leve più significative: vino, cibo e territorio”.
Tra le eccellenze dell’azienda con sede a Castiglione d’Orcia (Si) il vino simbolo, Petrucci 2011, arrivato sui mercati dal 1 marzo massima espressione della filosofia aziendale che mira, con amore, passione e cura ad una produzione di eccellenza.
«Vinitaly – spiega Giovanni Mazzoni, Sales & Marketing Director di Podere Forte - è la manifestazione che più d’ogni altra ha scandito l'evoluzione del sistema vitivinicolo nazionale ed internazionale, contribuendo a fare del vino una delle più coinvolgenti e dinamiche realtà del settore primario». Sangiovese 100% i frutti di Petrucci, provenienti dalle migliori parcelle presenti in vigna, sono sottoposti ad una severa doppia cernita manuale prima di essere avviati ai processi di vinificazione. La sua produzione annuale è di 3-4mila bottiglie ed è arricchita da un numero limitatissimo di grandi formati numerati e individualmente confezionati.
Ogni millesimo porta con se la sua storia, le sue caratteristiche, le sue difficoltà e i suoi punti di forza. La vendemmia, rigorosamente manuale, avviene in piccole cassette da 15 kg. Dopo un’attenta selezione delle uve nei doppi tavoli di cernita manuale, le fermentazioni spontanee, senza l’aggiunta di lieviti industriali, si svolgono in tini tronco conici di legno da 10 e 20 quintali con un tempo di macerazione di 18–24 giorni. L’affinamento in barrique e tonneau con legni attentamente selezionati per circa 16 mesi; ulteriori 24 mesi in bottiglia ne hanno completato l’affinamento. E’ così che Petrucci è in grado di esprime in pieno tutto il suo terroir di provenienza.
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