
Quanto accaduto ieri a Tunisi colpisce inevitabilmente la sensibilità collettiva, allo stesso modo di quanto avvenuto per l’attentato di qualche mese fa a Parigi.
Dopo un attacco ad un organo di comunicazione e satira, i terroristi dell’ISIS colpiscono un luogo di cultura, uno dei musei più importanti del Mediterraneo, uccidendo e ferendo alcuni nostri connazionali.
La prima reazione è certamente di rabbia, sgomento, di senso di insicurezza e precarietà. La Tunisia è una delle mete preferite dal turismo internazionale e ad un passo dalle nostre coste.
Un sentimento di sgomento condiviso anche dai sindaci degli undici comuni dell’Empolese –Valdelsa che esprimono solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime e anche al governo tunisino.
«La Tunisia è un paese simbolo della Primavera araba, forse l’unico stato in cui si è radicato un Islam aperto e democratico. Non è un caso che sia stato scelto come nuovo bersaglio dai terroristi: è quanto di più antitetico possa esistere rispetto alla loro battaglia, rappresenta la dimostrazione che la religione islamica può essere aperta e tollerante.
Dobbiamo tenere ben presente questo aspetto al fine di evitare di scadere nella tentazione dell’odio e della rabbia. Ci sono giornali che oggi hanno usato espressioni altisonanti, paventato una guerra, con un atteggiamento fortemente discriminatorio nei confronti di tutti gli arabi, come se fossero un’unica categoria.
Una posizione a dir poco pericolosa. È necessario lavorare sull’integrazione, piuttosto che sulla divisione e l’odio. È un aspetto prima di tutto politico e culturale su cui tutte le amministrazioni hanno il dovere di investire»
Un sentimento espresso in maniera simbolica dalle bandiere a lutto in tutti gli undici comuni dell’Empolese – Valdelsa.
- Bandiere a mezz’asta a Empoli
- Bandiere a mezz’asta a Empoli
- Bandiere a mezz’asta a Empoli
- Bandiere a mezz’asta a Empoli
Fonte: Unione dei Comuni Empolese Valdelsa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empolese Valdelsa
<< Indietro