
Si smuovono le acque sulla vicenda della palestra mai aperta nel comprensorio del cuoio. gonews.it ha ricostruito le vicende di alcune vittime, tutte andate allo stesso modo.
Alcune operatrici fermavano dei passanti proponendo l'estrazione di una pallina nella quale come premio vi erano 3 mesi gratis nella palestra di prossima apertura. Il buono era vincolato all'acquisto, al costo di 100 euro, di 7 mesi di palestra. In totale, ogni nuovo cliente avrebbe speso 10 euro al mese: una tariffa super vantaggiosa in confronto agli altri centri della zona.
L'apertura, come sappiamo, è stata però rimandata per ben 4 volte: la prima era prevista a fine dicembre, poi si è passati a inizio gennaio, finché non è stata rimandata al 28 febbraio. L'ultimo rinvio è datato al 14 marzo. Chi ha provato a contattare il dirigente della società che gestisce la palestra ha avuto come risposta informale un altro rinvio ai primi di aprile.
I clienti - Moltissime persone sconcertate hanno contattato la redazione di gonews.it per dire la loro sull'accaduto. Abbiamo ottenuto una copia dell'abbonamento, dove alcune clausole potrebbero scongiurare azioni legali da parte dei clienti. La società infatti si riserva il diritto di "spostare o cessare l'attività svolte (sic) svolte nei locali attualmente utilizzati o trasferire al cliente il diritto di utilizzare un altro centro". In parole povere, se la palestra chiude o apre a 100 km di distanza, il cliente ha comunque sottoscritto un accordo.
Nessuna denuncia è ancora partita dalle vittime: secondo una ragazza, "giocano proprio sul fatto che ci sono solo poche centinaia di euro in ballo e che pagare un avvocato sarebbe troppo dispendioso".
Le dipendenti - Molti clienti hanno voluto sottolineare come anche le dipendenti coinvolte nella sponsorizzazione dell'offerta siano coinvolte. "I dipendenti sono stati pagati 500 euro per fregare amici e conoscenti", commenta una cliente. I 7 promoter, secondo questa testimonianza, percepivano 500 euro al mese più un extra per le provvigiorni sui contratti conclusi. Per rimediare clienti nei primi tempi si rivolgevano ad amici e conoscenti, chiedendo loro altri 10 numeri di telefono per allargare il giro di clienti e I licenziamenti sono avvenuti in due fasi: la prima riguardava i dipendenti che avevano chiuso meno contratti, la seconda tutti gli altri. Solo una persona è rimasta alle dipendenze della società.
La rabbia - La pagina Facebook relativa al centro fitness è carica di rabbia: i clienti si sentono truffati in tutto e per tutto come per quanto accaduto nell'Empolese. E in molti, seguendo i post delle società coinvolte, prevedono che la stessa loro sorte accadrà a Livorno, meta della prossima apertura di una nuova palestra.
- Il documento di avvenuto versamento dei 100 euro per i 10 mesi di palestra
- Il contratto
- Un dettaglio del contratto incriminato. La clausola numero 9 parla di eventuali chiusure o trasferimento delle strutture.
Elia Billero
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