Lettera aperta di una mamma: "Un danno togliere l'esenzione Tari a famiglie con disabili"

Il municipio di Vinci (foto gonews.it)

Gentile Redazione, scrivo a nome di un gruppo di mamme di bambini con disabilità residenti nel comune di Vinci chiedendo di poter mantenere l'anonimato.

Vorremmo mettere l'opinione pubblica a conoscenza ed esprimere tutto il nostro disappunto e la nostra delusione, riguardo alla decisione della Giunta Comunale di Vinci, di abolire l'esenzione della TARI alle famiglie con uno o più componenti disabili.

E' impensabile per chi non ne è coinvolto personalmente, il costo che una famiglia deve sostenere per la riabilitazione di un figlio disabile.

Riabilitazione che in base alla Legge 104 del 1992 dovrebbe essere a carico delle strutture sanitarie fino alla scomparsa della malattia se reversibile , altrimenti a rendere al disabile una vita migliore.

"Tutto questo nella realtà ricade sulle famiglie, perchè lo Stato prende in carico il bimbo fino ai cinque/sei anni di vita (quando va bene), poi ognuno è lasciato a se stesso.

Si pensi inoltre che alcune famiglie hanno anche un anziano disabile al 100% oltre al figlio e anche di questo nessun organo statale se ne fa carico lasciando la famiglia ad affrontare il tutto con le sue sole forze.

Risparmiare sui meno fortunati significa perdere l'occasione per dimostrare vicinanza e sensibilità da parte della cosa pubblica verso chi ha più problemi.

L'esenzione della TARI rappresentava un riconoscimento alle tante spese che un cittadino disabile deve sostenere al posto delle istituzioni perchè sono quest'ultime che per legge devono farsene carico.

Secondo il sindaco Torchia questa esenzione della TARI è iniqua perchè non legata al reddito ma solo alla presenza di un disabile nel nucleo familiare, evidentemente motivazione non sufficiente;

inoltre essendo un'agevolazione solo del comune di Vinci e non degli altri del circondario ha scelto la strada più comoda, quella di adeguarsi, dimenticandosi che questi gesti si chiamano “solidarietà” e non privilegi da abolire.

Ci sarebbe piaciuto che il Sindaco Torchia fosse stato fiero di questa particolarità, di questa sensibilità che distingueva il suo Comune e che anche altri l'avessero seguito, anche perchè ogni comune nel caso dei disabili può scegliere alcune agevolazioni.

Invece è stata scelta tutt'altra strada, e anche Vinci si è adeguato alla “Legge di Cassa".

 

 

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