
A margine della conferenza stampa di questa mattina alla Camera del Lavoro di Santa Croce, è stato fatto il punto di questo primo trimestre nel settore industriale del comprensorio del cuoio. A rischio a Santa Croce ci sono più di 60 posti di lavoro: provengono "dalla liquidazione in corso della Italcuoio, e dalla Industria calzaturiera Marros, per la quale è stato nominato il liquidatore", commentano Mainardi e Carmignani.
Inoltre una grande conceria del comune starebbe intraprendendo la procedura per la cassa integrazione. Non è stato divulgato il nome ma si parla di circa 30 persone a rischio. Fino ad oggi i lavoratori sono stati comunque regolarmente pagati.
Tornando all'ottica generale del settore, stanno risentendo anche i conto terzi di questo momento di stallo. E soprattutto, fattore nuovo nel comparto, anche le firme sono state trovate impreparate. Una novità in negativo di questa tendenza è "il magazzino delle firme". Nella pratica i fornitori di pelle ottengono le commesse per centinaia di pezzi, e la grande impresa ne prende poco alla volta. Con la conseguenza che le piccole aziende diventano magazzini delle grandi firme. E c'è chi ha pensato purtroppo di dover prendere in affitto altri capannoni per sistemare le eccedenze. Rifiutare l'offerta del committente a priori, in questo tempo di vacche magre, sarebbe un suicidio.
Elia Billero
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