"Il sub Vezzani sarebbe in concorso di colpa per la sua morte": shock al processo


Francesco Vezzani, il 38enne sub di San Miniato annegato a Punta Righini il 23 febbraio 2012 mentre stava eseguendo un lavoro in tenuta da sub, avrebbe un concorso di colpa nella sua morte. È il pm Massimo Mannucci ad averlo affermato durante il processo per attribuire le cause della morte. La notizia appare sulle pagine del quotidiano 'Il Tirreno'. La 40 South Energy, azienda per cui Vezzani lavorava, aveva commissionato a Vezzani e a un collega di eseguire una manutenzione a un ondametro.

Secondo il pm l'immersione di Vezzani era di 14 metri più profonda rispetto ai 20 preventivati. Il collega sarebbe rimasto in posizione di stand-by, e durante lo scambio della maschera di Vezzani con l'erogatore di riserva l'operazione non sarebbe riuscita. L'immersione in solitaria, secondo il ragionamento, sarebbe la causa della morte di Vezzani.

Il processo riguarda comunque il legale rappresentante dell'azienda Luigi Grassi, accusato di omicidio colposo. Il pm avrebbe richiesto per lui 5 mesi di reclusione, in virtù del possibile concorso di colpa del sub, oltre che dello stato di incensuratezza e del rito abbreviato.

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