Lovisi e Bolleri, i quadri di lui e il romanzo di lei si incrociano nell'evento di Sovigliana

L'evento

Il 21 febbraio 2015 a Sovigliana di Vinci si è tenuto un evento all'insegna della condivisione artistica, già pubblicizzato ai microfoni di Radio Lady: l'esposizione personale del pittore Alberto Lovisi e la presentazione del quarto romanzo della scrittrice empolese Luisa Bolleri, "Pioggia" (Leonida Ed.).

La conduttrice della serata - la psicologa Elena Palatresi del Centro PerFormat Salute Empolese Valdelsa - ha intervistato il pittore Alberto Lovisi, tra l'altro autore del quadro da cui è stata tratta la copertina del libro "Pioggia", il quale lascerà le proprie opere in esposizione fino al 21 marzo.

Lovisi è nato in provincia di Salerno ma vive a San Miniato. Ha esposto in molte mostre in tutta Italia e ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi. "Ai Musicisti di Alberto Lovisi appartiene una serie di quadri unici e irripetibili, nei quali si assiste a uno scorrere per immagini in movimento di quella che è stata la vita dei grandi interpreti del rock, del blues e del jazz: Jimi Hendrix, Jim Morrison, Bob Marley, B.B.King e tanti altri.

Le emozioni consegnateci da questi artisti della musica si fanno, con le opere di Alberto Lovisi, testimonianza di eterno che vive con noi, che vibra con noi." (cit. recensione di Luisa Bolleri) Successivamente si è passati alla presentazione del romanzo "Pioggia" di Luisa Bolleri, partendo dal curriculum dell'autrice, scrittrice di romanzi, racconti e poesie, premiati e apprezzati dalla critica, e membro di giuria in premi letterari fiorentini. Dopo i precedenti romanzi "Quella notte" e "Il tunnel" (entrambi Noir, Ibiskos Ed.Risolo), e dopo il thriller psicologico "L'incubo" (Leonida Ed.), adesso "Pioggia" (Leonida Ed.).

Il libro si arricchisce della Postfazione di Paolo Pianigiani e contiene alcune foto storiche dell'alluvione del '66 a Empoli. Questo romanzo, ancora prima della pubblicazione ha ricevuto il Premio Speciale al Premio San Domenichino 2013 ed è risultato Finalista al Premio Cingari 2014.

L'autrice ha delineato la trama del romanzo, ambientato a Empoli tra la fine degli anni Cinquanta e il 1967. Simone e Nora, dopo la nascita della figlia, hanno smesso di amarsi e decidono di staccare dalla routine trascorrendo una giornata al mare; ma per tutto il tempo litigano e aumentano le distanze, fino a quando al ritorno una manovra azzardata di Simone non innescherà un pauroso incidente stradale, in cui Simone stesso perderà la vita.

A Nora si prospetta insperatamente la possibilità di riprendersi la propria libertà, di rifarsi una vita e decide di abbandonare la figlia dalla nonna, partendo per il Brasile. Nonna Dina, contraria a quell'allontanamento, riversa tutta la tenerezza di cui è capace nel crescere la nipotina. Elisa è una bambina intelligente e sensibile che vive nella continua speranza che sua madre torni da lei. In questo contesto si scatenerà la terribile alluvione dell'Arno che nel 1966 causò morte e distruzione in tutto il corso del suo bacino.

Dopo alcune letture, Elena Palatresi ha sottolineato alcune parti significative della bella recensione di Marzia Carocci, critico letterario di Firenze, in cui emerge con forza il messaggio del romanzo: "Il libro di Luisa Bolleri è un monito verso un mondo distratto, assente, dove non c'è ascolto e dove l'indifferenza umana mette ai margini chi ha necessità di aiuto e di comprensione. E' un romanzo che scuote perché ha forza nelle righe, forza nel messaggio, una storia di essenza e di forte impatto emotivo dove nonostante il racconto incontri personaggi di fantasia, la verità è intrinseca nel contesto ed è una verità dolorosa che ogni giorno tocchiamo con mano, una realtà che ci rende quello che siamo: uomini e donne che non vedono oltre."

Il pubblico, numeroso e interessato, ha partecipato attivamente ponendo domande e osservazioni pertinenti. Sia l'argomento "alluvione" e il rispetto per l'ambiente, che il tema della sofferenza dei minori all'interno della famiglia sono molto sentiti e purtroppo sempre attuali.

Fonte: Ufficio Stampa

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