Il Tar del Lazio dà una mano alla coppia gay che ha ricorso a quello della Toscana. L'avvocato: "Precedente di peso"

“Il nostro caso è analogo, confidiamo che anche il tribunale amministrativo della Toscana possa accogliere la nostra istanza con le stesse motivazioni”. Così l’avvocato Roberto Vergelli, legale di una coppia di donne di Empoli le quali hanno contratto l’unione in matrimonio di Danimarca e hanno presentato ricorso al Tar fiorentino contro la decisione del prefetto Luigi Varratta di annullare la trascrizione nel registro comunale delle unioni civili, commenta il pronunciamento odierno del Tar del Lazio. Il giudice romano ha infatti accolto oggi la richiesta di una coppia gay stabilendo che sia il tribunale civile, e non il prefetto, a potersi imporre sulla volontà di un sindaco di registrare una unione omosessuale all’estero.

“Il Tar del Lazio – prosegue Vergelli – è particolarmente autorevole perché, occupandosi di provvedimenti dell’amministrazione centrale, tende a fare giurisprudenza. Il fatto che il giudice romano si sia pronunciato sulla forte illegittimità dell’azione del prefetto è un fatto molto importante, che verrà raccolto e valutato dagli altri tribunali”. La prossima udienza del Tar Toscana relativa al caso di Empoli è attesa per il 26 giugno. “In attesa di conoscere le motivazioni del giudice romano è difficile aggiungere altro – conclude – siamo in attesa del documento ma sicuramente si tratta di un precedente di assoluto peso. Ha di fatto annullato la circolare Alfano e questo si rifletterà a cascata su tutti gli altri casi”.

Vergelli fa parte della Rete Lenford, associazione di avvocati per i diritti Lgbti con sede a Bergamo, la stessa del legale che ha seguito il caso al Tar del Lazio.

In precedenza c’era stato un precedente a Udine, dove il pm si era pronunciato allo stesso modo del tar del Lazio, ma in quel caso si trattava di un procedimento penale contro il prefetto della città friulana. Il pubblico ministero ravvisò in quel caso l’assenza di un reato penale ma, a suo avviso, una condotta errata da un punto di vista amministrativo. Il Tar del Lazio di fatto è il secondo organo giurisfìdizionale che si esprime in stessa direzione sull’argomento.

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