Come due giocatori di baseball si scambiarono mogli e figli

Le famiglie di Fritz Peterson e Mike Kekich erano così affiatate che, a un certo punto, si rimescolarono


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Non ha destato eccessiva meraviglia la stucchevole telenovela che coinvolge Maxi Lopez, Mauro Icardi e Wanda Nara, la procace starlette argentina che in poche settimane è passata dalle braccia del primo al matrimonio con il secondo, non disdegnando di rinforzare la nuova unione con un figlio da aggiungere ai due che già aveva dato alla luce con l’ex marito. Avvezzi come siamo alle diuturne peripezie dei protagonisti dell’odierno jet-set, abbiamo accolto con un’annoiata alzata di spalle la progressiva escalation di sgarbi che i due machos si sono vicendevolmente rivolti, di persona, sui social network o magari davanti alle avide telecamere del gossip applicato allo sport. È da ritenere, peraltro, che nessuno dei tre immagini che il loro vacuo agitarsi non può minimamente rivaleggiare con la vicenda che interessò i New York Yankees oltre quarant’anni orsono, quando Mike Kekich e Fritz Peterson si scambiarono non solo le mogli, ma le intere vite.

Kekich e Peterson erano entrambi lanciatori mancini, il primo la riserva del secondo, che aveva stabilito alcuni record di lancio che gli avevano meritato anche una convocazione all’All Star Game. Condividevano la stessa stanza durante le trasferte e uscivano spesso insieme, perché avevano figli all’incirca della stessa età e le signore Susanne Kekich e Marilyn Peterson erano sulla stessa lunghezza d’onda. In poco tempo, le coppie si sparigliarono: sognatore e amante di lunghe conversazioni introspettive, Kekich fu attirato dalla riflessiva Marilyn, mentre Peterson subì il fascino impulsivo di Susanne, ex cheerleader e specialista di corsa campestre ai tempi del college. All’improvviso, fu loro chiaro che avevano sposato la persona sbagliata.

Nell’estate del 1972, dopo una festa a casa del noto giornalista Maury Allen, Susanne e Marilyn si accordarono per rincasare ciascuna con il marito dell’altra, gli sposi evidentemente consenzienti. L’inversione dei partner continuò per altre sere ancora e, in ottobre, i due compagni di squadra stabilirono ufficialmente di scambiarsi le mogli, i figli (che seguirono le madri), le case e persino i cani – per la cronaca, i Kekich avevano un terrier e i Peterson un barboncino. La notizia fu tenuta riservata e la stampa non ne seppe niente fino alla ripresa degli allenamenti della primavera successiva. Il 5 marzo 1973, Kekich e Peterson annunciarono agli sbigottiti giornalisti che si erano sostituiti l’uno all’altro, non sul diamante, come sarebbe stato ovvio e naturale, ma nei rispettivi doveri coniugali.

George Steinbrenner, il militaresco e vulcanico proprietario che avrebbe portato la squadra più blasonata d’America a ulteriori sette titoli nazionali, era appena arrivato e aveva solo fatto in tempo a stilare un rigido codice estetico, che imponeva ai giocatori di radersi quotidianamente e di tagliarsi i capelli come reclute. Benché lo si ricordi oggi come colui che ha trasformato gli Yankee nel club più conservatore e bigotto della Lega statunitense, secondo il racconto dei due giocatori, Steinbrenner cercò di sostenerli e si mostrò comprensivo. Tuttavia, non si fece scrupolo di dividere subito la coppia (di giocatori), spedendo Kekich ai Cleveland Indians, dove nel 1974 si accasò anche Peterson, non ritrovandovi però l’amico. Le ripercussioni dello “scambio” avevano nuociuto a entrambe le carriere: Mike fu tagliato anche da Cleveland e provò a rilanciarsi in Giappone, mentre Fritz non fu più il brillante lanciatore che aveva fatto sognare i tifosi della “Grande mela”.

Per Kekich la rovina fu completata dal naufragio della sua relazione con Marilyn Peterson. Al travolgente trasporto iniziale non era seguito un sereno e stabile rapporto: la coppia, da poco formatasi, si divise quasi subito. Secondo i termini dello scambio, erano d’accordo che se la cosa non avesse funzionato per tutti, le famiglie si sarebbero riunite secondo la composizione originaria. Ma quando Mike e Marilyn si lasciarono e pensarono di tornare ai partner di provenienza, Fritz e Susanne avevano già formato una nuova unione, che continua ancora oggi.

Peterson oggi ha 73 anni

Peterson oggi ha 73 anni

Manco a dirlo, i produttori hollywoodiani hanno messo gli occhi sulla storia. Da un po’ di anni si parla di Ben Affleck e Matt Damon quali protagonisti di una pellicola che dovrebbe – opportunamente – intitolarsi “The trade”: «Sono sicuro che le persone si chiedono ancora di noi e per questo spero che il film esca», ha detto al Palm Beach Post Peterson, che si è pure offerto come consulente alla Warner Bros. «Scoprirebbero che non era nient’altro che una storia d’amore».

Kekich ha un altro parere e sta cercando di bloccare il film; vedremo chi la spunterà.

Paolo Bruschi