Spacciatori traditi dai messaggi vocali di Whatsapp. Arrestati un 20enne di San Pierino e due fratelli

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I messaggi vocali sull'applicazione Whatsapp dei loro telefonini smascherano una banda dedita allo spaccio della droga composta da un 20enne di Fucecchio e due fratelli di 22 e 27 anni, residenti sempre nella zona. L’operazione della polizia del commissariato di Empoli è scattata nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 23 febbraio, in piazza della Ferruzza a Fucecchio dove, durante un controllo, gli agenti hanno sorpreso un giovane con una dose di hashish appena acquistata da un pusher della zona. Questo è quanto è subito emerso dai primi accertamenti, ovvero dalla verifica del telefonino del ragazzo dal quale i poliziotti sono riusciti rapidamente ad individuare lo spacciatore.

Si tratta di un 20enne incensurato ma tuttavia conosciuto nella zona proprio per la sua attività illecita. Poco dopo il ragazzo è stato rintracciato nella sua abitazione a San Pierino dove si trova ora agli arresti domiciliari.

Dalla sua camera da letto è infatti saltato fuori quasi un etto e mezzo di hashish, quattro bilancine di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

Il cerchio poteva sembrare definitivamente chiuso: sanzionato il consumatore per uso personale di droga e arrestato lo spacciatore con l’accusa di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ma gli agenti sono voluti andare a fondo nella vicenda passando al setaccio anche i contatti telefonici dell’arrestato.

Così, ecco spuntar fuori, tra i contatti di Whatsapp, quelli di due fratelli residenti a Fucecchio con i quali l’arrestato avrebbe intrattenuto uno scambio di messaggi vocali alquanto sospetti: ancora una volta i poliziotti non hanno perso tempo e sono andati a far visita ai potenziali “rifornitori” dell’arrestato.

Nella loro abitazione, dove la polizia ha sequestrato 900 grammi della stessa droga suddivisa in 21 blocchi, era presente solo il più giovane dei due; l’altro è stato invece rintracciato e arrestato a San Miniato: a lui sono stati sequestrati oltre 4000 euro in contanti.

I fratelli, entrambi già noti alle forze dell’ordine, sono stati accompagnati al Carcere di Sollicciano con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di hashish.

L’operazione ha così permesso, durante il controllo del territorio, di chiudere il cerchio intorno a questa attività illecita che ruotava intorno al fenomeno dello spaccio di hashish nell’empolese.

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