Alessandro Lippi, i miei 29 anni ad Antenna 5: da Vittorio Falai ad Alberto Pozzolini, dall'Empoli alla Fiorentina

Alessandro Lippi nel suo tg di saluto ad Antenna5 dopo 29 anni di lavoro

Poche parole alla fine del Tg di lunedì sera: "Sstasera per quanto mi riguarda sono saluti leggermente diversi dal solito, si chiude la pluriennale, storica collaborazione con Antenna 5. Dunque al grazie che chiude ogni Tg lego un grazie per avermi seguito e magari sopportato, chissà, in questi anni". Con lo stile di sempre, sobrio, professionale, Alessandro Lippi ha salutato il pubblico di Antenna 5 chiudendo una pagina della sua vita professionale e non. Quando un cronista smette di scrivere su un giornale il lettore se ne può o meno accorgere, ma quando a farlo è uno che lavora in Tv la cosa assume un aspetto diverso perché è una faccia che entra nelle case e che vedi quotidianamente. Per questo, nella piccola storia di Empoli, l'addio di Alessandro ad Antenna 5 diventa una notizia, come conferma il via vai di gente che lo saluta mentre, parlando di questi suoi 29 anni, prendiamo un caffè al bar.

Francamente non credevo che le mie dimissioni da Antenna 5 fossero un argomento troppo interessante. Lo credevo e lo credo ancora, nonostante i numerosi messaggi ricevuti inducano a pensare il contrario. Per questo ringrazio tutti coloro che stanno mostrando attenzione per una vicenda di per se' ordinaria

Ventinove anni nelle case empolesi sono tanti, come iniziò?
In modo del tutto casuale. Ho sempre avuto passione per il calcio e mi dilettavo a fare telecronache. Un amico mi invitò così a fare la telecronaca di una partita del Limite che poi finì ad Antenna 5. L'ascoltarono e Vittorio Falai mi chiamò.

Per dirti?

Che gli ero piaciuto e che da lì a pochi giorni mi avrebbe fatto fare la telecronaca di Empoli-Inter, esordio a Firenze dell'Empoli nel suo primo campionato di serie A. Era il settembre del 1986.

Chi c'era in quella Antenna 5?
Era nata nel 1978, ricordo che c'erano Andrea Callo, Gianni Assirelli, Alberto Pozzolini, poi piano piano si strutturò la redazione e negli anni ho avuto modo di lavorare fra gli altri insieme a Maria Antonietta Cruciata, Francesca Pinochi, Alessandra Nespeca, Moira Falai. E per mia fortuna in questi anni ho cucinato diverse 'pietanze' che mi hanno aiutato a crescere professionalmente.

Che ricordo hai di Vittorio Falai?
Un ottimo ricordo, era una persona di grande personalità ed aveva stima nei miei confronti. Fra l'altro ricordo che gli ho sempre dato del lei, una forma di rispetto che credo sia importante.

La persona che più ti ha insegnato?
Alberto Pozzolini, lui mi ha insegnato tanto e per me è stato un punto di riferimento molto importante. Dal confronto con lui mi sono arricchito professionalmente, una cosa che poi non ho avuto più modo di fare.

Il programma a cui sei più affezionato?
Ne ho fatto tantissimi, ma se ne devo sceglierne uno dico 'Viola Viola'.

Perché?
Era fatto da me ed Alberto con pochissimi mezzi, non avevamo mai ospiti o giocatori in studio e per noi empolesi non è mai stato facile sfondare a Firenze. Il fatto di esserci riusciti fu una grande soddisfazione e fu la dimostrazione che con poco si può ottenere tanto. Forse io ed Alberto eravamo un mix perfetto viste le caratteristiche diverse che avevamo.

Allora mica avrà avuto ragione chi mise uno striscione in Maratona dicendo che in realtà voi due eravate tifosi viola...
Ricordo quello striscione, ma quando c'è stato Empoli-Fiorentina non ho mai avuto dubbi su chi tifare.

Erano anche gli anni di A come Empoli.
Un'altra idea di successo di Alberto che era bravissimo a condurla.

A proposito dell'Empoli, la tua carriera è stata segnata anche dalla squadra azzurra.
Ho iniziato come detto con le telecronache e per 29 anni in un modo o nell'altro me ne sono occupato facendo trasmissioni, servizi sportivi, interviste.

L'Empoli a cui sei più affezionato?
Senza dubbio il primo di Spalletti, la squadra che ricordo con maggior piacere ed affetto. Per fortuna da allora con la squadra azzurra ci siamo tolti tante altre soddisfazioni, ma quella ha un posto speciale sia per come nacque, sia per quello che fu capace di fare, sia anche perché ero più giovane e quindi vivevo le cose con un trasporto diverso.

Tanto Empoli ma anche tanta politica.
Sì, e a questo proposito mi fa piacere sottolineare due cose. Prima di tutto nessuno ha mai capito come la pensassi, cosa che per un giornalista credo sia importante, e poi ho sempre dato la stessa dignità sia a chi governava che a chi stava all'opposizione. Non a caso, saputo della mia decisione, molti politici di tutte le parti mi hanno chiamato. Diciamo che dietro, ora che ho preso un'altra strada, mi lascio non macerie ma ponti e rapporti con tante persone.

Il sindaco che ricordi più volentieri?
Varis Rossi credo sia stato quello che più degli altri aveva la visione e il polso della città. Ed in squadra ha avuto assessori che avrebbero potuto fare tranquillamente i sindaci. Dal mio giudizio escludo Brenda Barnini che, ovviamente, è arrivata da poco.

Negli anni è cambiata anche la professione.
Sì, una cosa che noto è la scarsa attenzione che si dà ora alla forma. Sia chi scrive che chi legge pare non farci più caso come invece è giusto che sia. Prima di scrivere, un esame di italiano non ci sarebbe male.

Nel tuo saluto hai avuto lo stile sobrio di sempre.
Non sono mai stato narciso come capita spesso a chi fa questo lavoro e non mi è mai interessato più di tanto andare in video.

Perchè hai lasciato Antenna 5?
Ventinove anni sono tanti e per me è stata una chiusura dolorosa. Ma è naturale e a volte addirittura inevitabile, quando esiste la convinzione che siano venute meno le condizioni per un cammino comune. Questo con buona pace di tutti e lontano da ansie polemiche.

Martedì sera hai visto il Tg di Antenna 5?
Onestamente no, ma lo vedrò sicuramente. La vita va avanti, in questi 29 anni ho vissuto tante cose belle ed ho provato piacere a viverle, quindi per me non ha molto senso voltarsi indietro e ripensarci. Meglio guardare avanti.

Un in bocca al lupo da parte di chi scrive e di tanti empolesi è scontato, anche se non vedere più Alessandro Lippi ad Antenna 5 farà sicuramente uno strano effetto.

Marco Mainardi

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