Accusato di un omicidio nel Rodigino, 29enne arrestato dai carabinieri

La Compagnia carabinieri di Empoli (foto gonews.it)

Arrestato a Empoli un 29enne del Marocco, S.A. le iniziali, già residente a Castelmassa di Rovigo, perché ritenuto responsabile dell’omicidio, a seguito di una rapina in abitazione, avvenuto commesso nella tarda serata tra il 25 ed il 26 gennaio a Castelnovo Bariano, in località San Pietro Polesine. La vittima si chiamava Sereno Breviglieri, 79 anni.

A suo carico, spiegano i militari del comando provinciale rodigino, sarebbero stati raccolti gravi indizi di colpevolezza, anche tramite rilievi tecnico scientifici.

Le indagini sono state condotte dai militari del Norm delle Compagnie di Castelmassa e Rovigo, estese poi all'Empolese. Le tracce dell'uomo erano arrivate nel fiorentino e a qual punto sono stati attivati il comando provinciale e i militari di Empoli. Il 29enne infatti si sarebbe nascosto nel tentativo di sottrarsi alla giustizia.

Il delitto di Sereno Breviglieri era apparso fin dall’inizio particolarmente efferato: si ipotizza una asfissia meccanica violenta con apposizione in testa di un sacchetto di cellophane. Era stato scoperto dai familiari dall’anziano solo dopo due giorni.

Le indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Rovigo avevano portato a ipotizzare sin da subito che il responsabile dovesse essere cercato tra i conoscenti della vittima, dato che l’autore era entrato nell’abitazione con il consenso di Breveglieri. Agli infissi non erano stati trovati segni di effrazione.

In casa erano stati portati via un televisore lcd, una catenina in oro e l’autovettura della vittima, in seguito rinvenuta alla stazione ferroviaria di Ferrara.

Tracce biologiche e dattiloscopiche utili sono state trovate sul veicolo e in particolare su alcune lattine di birra consumate.

Le indagini hanno poi riguardato una verifica di tutti i filmati dei sistemi di videosorveglianza, potenzialmente utili, dislocati nel territorio ferrarese. Anche i controlli dei contatti telefonici della vittima, oltre le tante dichiarazioni raccolte, hanno permesso di ricostruire la cerchia delle sue conoscenze, fra le quali emergeva un primo sospettato, il 29enne S.A. appunto, che immediatamente dopo l’omicidio aveva effettuato un viaggio allontanandosi dal Polesine per dirigersi in Toscana.

Alcuni filmati acquisiti hanno permesso di riscontrare la corrispondenza del soggetto controllato con quello che risultava poteva aver abbandonato l’autovettura a Ferrara spostandosi poi in treno.

L'uomo è stato cercato in Toscana e nel frattempo i carabinieri del Ris di Parma hanno fornito nuove indagini di laboratori che hanno aumentato le prove di colpevolezza.

Una volta localizzato a Empoli, anche grazie alla collaborazione dell’Arma di Firenze e della Compagnia di via Tripoli,l'umo è stato portato in carcere stamani, venerdì 20 febbraio, in carcere a Rovigo. Nella nottata le analisi di laboratorio hanno confermato la piena corrispondenza tra le tracce sul luogo del reato ed il profilo genotipico del sospettato.

La perquisizione del suo alloggio a Empoli ha permesso di recuperare telefoni, una scheda telefonica e capi di abbigliamento indossati dopo la fuga nel tentativo di sottrarsi all’arresto. Pare che la Toscana fosse solo una tappa e che il 29enne volesse fuggire all'estero.

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