Sindaco per un giorno, Barnini alla 'Michelangelo' di Santa Maria per rispondere alle domande degli alunni

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(da facebook)

Primo 'autografo' del sindaco Brenda Barnini richiesto da una bambina della scuola primaria di primo grado “Michelangelo” di Santa Maria. Inizia così la mattinata del primo cittadino in visita per il percorso ‘Sindaco per un giorno’ che vede coinvolte le scuole elementari del Comune di ‪#‎Empoli‬. Un tour come sempre accompagnato dall’assessore che ha avviato questo progetto, Eleonora Caponi, e che segue da anni l’iniziativa ‘Investire in democrazia’.
Appena entrate in classe, dopo i saluti, bimbi tutti attenti e composti, ha preso parola Brenda Barnini ponendo agli alunni subito una domanda: “Voi sapete perché sono venuta a trovarvi?”.

“Lei è venuta a parlarci del governo di questa città, della sua vita come sindaco e del perché noi stiamo partecipando a questo progetto”.
Come già avvenuto nelle altre classi, anche in questa occasione il sindaco, con delega alla scuola, non si è tirata indietro e ha cominciato a spiegare loro come è stata eletta, la durata del suo mandato, del perché un sindaco può stare al massimo dieci anni in carica, i compiti che svolge quotidianamente per la sua città.
“La mia carica non va oltre i dieci anni, divisi in due mandati, perché come sapete, un sindaco ha tante responsabilità e può decidere tante cose. E’ giusto, quindi, che dopo un periodo di tempo, venga cambiato. Tra i suoi compiti ci sono cose molto diverse tra loro. Si va dalla sicurezza, all’ambiente, alla costruzione di nuove strade, alla manutenzione delle vecchie. La mia giornata è fatta di tutto questo. Inoltre, per portare a termine queste cose, ci sono molte persone che lavorano con me. Su tutti gli assessori come Eleonora, che collaborano quotidianamente con il sindaco, una vera e propria squadra”.
E prosegue. “Voi sapete che cosa è la democrazia?”. “Sì – rispondono –“. “Deriva dal greco démos, popolo, e kratéō comando. Quindi governo del popolo – dice subito un bambino con la mano alzata -”.

“Ecco perché il sindaco – continua Barnini – deve fare bene il suo lavoro, perché lo fa per il popolo. Poi, oltre agli assessori, c’è tutta quella ‘macchina’ che si chiama amministrazione comunale rappresentata dalle persone che lavorano all’interno del Comune. Ci sono tantissimi lavori da svolgere. Ogni persona ha una funzione ben precisa”.
Sulle elezioni ha detto: “Per essere eletti c’è bisogno di una cosa fondamentale, cioè le idee. Quando si pensa alle idee ed ai progetti si deve innanzitutto valutare se quella cosa può essere davvero realizzata o meno. Poiché i soldi a disposizione non sono mai sufficienti, bisogna fare delle scelte. Uno degli elementi fondamentali della vita di un sindaco è quello di poter garantire ciò che siamo sicuri di poter realizzare. Questa è la cosa più importante”.
Da qui in poi alzata di mani generale e domande a raffica da parte dei bambini. “Quando prende delle decisioni, sindaco, si consulta con qualcuno?”.
“Alcune le prendo da sola. Poi normalmente – dice il sindaco –. Io e la mia Giunta ci incontriamo ogni mercoledì e ne discutiamo fino a prendere la giusta decisione sulle varie questioni”.

“Come si sente a preoccuparsi di tutti noi cittadini, piccoli e grandi?”.
“E’ per me una grande responsabilità e una bellissima cosa, che da’ grandi soddisfazioni. Vi ricordate a giugno scorso, il 29 precisamente, è venuta una bomba d’acqua su Empoli. Ecco lì ho pienamente realizzato la differenza fra sindaco e cittadino. Il sindaco è stata tutta la notte in giro per mettere al sicuro la città”.
Gli alunni proseguono con le loro domande, emozionati e precisi nella loro esposizione.
“Secondo lei, sindaco, ci sono abbastanza strutture per i giovani?”. ”Gli spazi a disposizione dei ragazzi non bastano mai – risponde -. Alcune vanno costruite dal Comune, altre dai soggetti privati. Ora vi spiego una cosa. La differenza tra ciò che è pubblico e ciò che è privato. Il pubblico è quella grande parte di enti che hanno come obiettivo non quello del profitto ma quello di gestire il bene pubblico. Il privato – continua il sindaco – è un pezzo fondamentale della nostra società che ha come obiettivo quello di trarre un guadagno da un’attività. Pr questo alcune attività per i giovani dovrebbero essere fatte e pensate dai privati. Anche per creare lavoro”.

“Sindaco pensa di ricandidarsi nel 2019?”.
“Se nel 2019 avrò portato a termine gran parte delle proposte per cui sono stata eletta – ha risposto Barnini – , sì, mi ricandiderò”.
“Come avrebbe reagito e che cosa avrebbe fatto in occasione dell’alluvione del ‘66?”.
“Avrei fatto come coloro che gestirono quella emergenza. Ma il problema oggi è come difendersi dal rischio che possa risuccedere? Per questo vanno fatte le grandi opere per mettere i sicurezza i fiumi, in questo caso, il nostro fiume Arno. A Empoli questo è stato fatto”.
Proseguono le domande. “Perché i lavori della strada 429 non stanno finendo?”.
“Bella domanda. Spiego. La ditta che aveva l’appalto non si è comportata bene, servivano più soldi, e a rinviato i lavori aprendo così nuovi contenziosi. Per tutte queste difficoltà, tutto si era bloccato. Ed allora abbiamo deciso di fermarsi e tra qualche mese l’obiettivo è quello di ripartire e terminare l’opera”.
“Sindaco, quando prende delle decisioni, pensa di accontentare tutti?”. “Non mi pongo l’obbligo di accontentare tutti. Le buone decisioni sono quelle che non accontentano tutti. Cerco di rispondere all’interesse più ampio possibile”.

E si prosegue. “E’ soddisfatta di essere diventata sindaco?”. “Sì lo sono. Avevo voglia di impegnarmi per la mia città”.
Ed ecco l’argomento scuola. “Per le nostre scuole ha previsto degli investimenti?”. “Sì, abbiamo aumentato i soldi destinati alla ristrutturazione delle nostre scuole. Voi avete il problema del giardino e noi, metteremo risorse per risolverlo. E’ mia intenzione avere molta cura della nostre scuole”.
“Sindaco come ti senti quando sbagli?”. “Avete presente – risponde – quando fate qualcosa che i vostri genitori non condividono? Sentite il senso di colpa? Anch’io. E’ la stessa sensazione”.

Ultime domande. “Quale è, in questi cinque anni, l’obiettivo più importante da raggiungere per lei”.
“Vado per ordine? Allora il primo, la costruzione di due nuove strade molto grandi, due circonvallazioni attorno alla città, uno a ovest e una a est. Questo è l’impegno più difficile. Poi, la ristrutturazione delle scuole, la ristrutturazione dell’ospedale ‘vecchio vecchio’, come si dovrebbe chiamare, quello in centro storico per intendersi. Un bellissimo edificio di proprietà del Comune da rimettere apposto per creare nuovi spazzi accessibili a tutti”.
“Se un sindaco vien accusato di mal governo, termina i cinque anni o no?
“Se un sindaco è accusato di mal governo e non commette reati può decidere di dimettersi prima della fine del mandato. Ma se ha commesso dei reati deve dimettersi prima”.

“Prima di diventare sindaco che cosa faceva?”.
“Quello che in realtà volevo fare era di aprire una agenzia di viaggi. Quello che facevo invece è stato la ricercatrice sociale, lavoravo a Trieste in una azienda che fa sondaggi e ricerche di mercato”.
“E come è nata questa cosa di fare il sindaco?”. “La grande passione di fare politica”.
L’incontro si è concluso con una ultima domanda che riguarda il 'loro' affresco.
“Si potrebbe restaurare l’affresco? E’ di Sìneo Gemignani".
“Dovremmo trovare intanto degli sponsor, ma nel frattempo manderò la nostra storica dell’arte, Cristina, per valutare in che modo si possa recuperare quel che resta dell'originario intervento di Sineo”.

Il percorso si concluderà il 26 febbraio nella scuola primaria di primo grado “Baccio da Montelupo”.
Il fine di questo lungo viaggio è quello che ragazzi e ragazze di classe V siano chiamati a eleggere un proprio sindaco attraverso le primarie di classe e contestualmente redigano le loro proposte per una città migliore. Idee che verranno consegnate alla giunta affinché possa cogliere ‘spunti’ per nuovi progetti utili alla comunità. Al termine parteciperanno a un vero e proprio consiglio comunale degli studenti con gli alunni presenti in aula.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa

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