
"Abbiamo ascoltato il sindaco Nardella dire che con la città metropolitana riusciremo a fare la Grande Firenze con le antenne sulle strade. Quello che però manca è un impegno concreto di amministrazione attiva nel governo dei bisogni e dei servizi, cui potrebbero rispondere i Quartieri di Firenze, eletti, a differenza della città metropolitana, dai cittadini, ma da cinque anni svuotati dalle loro competenze e privati di una struttura autonoma, sostituita da criteri direttivi mai attuati. Un paradosso che non sarà certo risolto dallo sportello al cittadino che il Comune vuole inserire in ogni quartiere e che non è in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini essendo nient'altro che un punto di sola trasmissione delle politiche comunali"
Lo afferma la consigliera comunale fiorentina di SEL Donella Verdi a margine della riunione dei cinque consigli di quartiere in corso a Palazzo Vecchio.
"Rivendichiamo un ruolo politico per i Quartieri che non può certo consistere in uno sportello al cittadino. O ci si crede e si investe in questa istituzione, oppure si deve prendere atto che questa inefficienza istituzionale non è più accettabile in un periodo di crisi" osserva Serena Jaff, consigliera del Q1 che durante l'incontro ha parlato a nome di SEL. "O si crede che il politico eletto nel quartiere - prosegue - avendo una conoscenza capillare del suo piccolo territorio, sia in grado di gestire un budget di spesa in modo più oculato e attento di una amministrazione centrale, per cui gli si affida un potere limitato ma realmente effettivo nel territorio, oppure si deve prendere atto una volta per tutte che questa istituzione è puramente funzionale agli apparati di partito che, non potendo assicurare a tutti i propri militanti un ruolo nelle istituzioni comunali, utilizzano i quartieri per ampliare e mantenere il proprio corpo attivo".
Fonte: SEL Toscana
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