
«C’è tanto da fare per tutti coloro che sono intervenuti oggi. Per la polizia, le istituzioni tutte, gli insegnanti, i presidi, i ragazzi. Il lavoro deve puntare a rafforzare il ruolo della scuola come spazio educativo essendo essa, spesso, l’unico centro di aggregazione possibile per i ragazzi». Lo ha sottolineato la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi intervenendo, questo pomeriggio nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, all’incontro organizzato per discutere qual è la migliore linea educativa da tenere sul contrasto agli stupefacenti.
All’iniziativa organizzata dall’assessorato all’educazione c’erano, tra gli altri, la viceprefetto Daniela Lucchi, il vicario della questura Leopoldo Laricchia, la dirigente dell’ufficio scolastico regionale Rosa de Pasquale, i dirigenti scolastici Ludovico Arte e Valerio Vagnoli, don Giacomo Stinghi, direttore del ‘Centro di Solidarietà di Firenze’ (un organismo creato dalla Chiesa fiorentina per la prevenzione, il recupero e l'assistenza dei tossicodipendenti) e Lauro Mengheri, presidente dell’ordine degli psicologici della Toscana. Numerosi anche gli studenti degli istituti cittadini.
«Molte – ha aggiunto la vicesindaca Giachi – sono state le sollecitazioni e le riflessioni suscitate dagli interventi dei presidi, dei ragazzi, delle forze dell’ordine e di don Stinghi. Gli enti locali, in particolare, hanno il compito di lavorare perché le scuole siano luoghi adatti a educare e formare le intelligenze e per vincere la sfida degli istituti aperti al territorio e alla società attraverso l’aumento del tempo scolastico e le attività pomeridiane».
«I ragazzi – ha concluso – ci hanno ricordato quanto sia importante la loro funzione educativa nei confronti dei loro compagni più piccoli e quanto tutti abbiano bisogno dei loro insegnanti e del sapere, anche esistenziale, che possono trasmettere loro».
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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