Addio al re dell'impermeabile Piero Salvadori. Si spegne a 60 anni il presidente della Salco

Piero Salvadori in una foto recente

Sono fissati per domani, venerdì 13 febbraio, alle 15 in Collegiata a Empoli i funerali di Piero Salvadori, imprenditore. Aveva 60 anni e il suo nome è legato a doppio filo con il marchio Salco, produttore di impermeabili. Piero lascia la moglie Roberta e la figlia Valentina.

Figlio di Ricciotti, prese le redini dell'azienda con sede in via Carducci, in origine fondata a Chiesina Uzzanese dal padre e dallo zio Silvano, specializzata nella produzione di piumini e capispalla da donna. L'azienda ha raggiunto i trecento dipendenti negli anni Settanta, con una filiera tutta integrata all'interno dello stabilimento. Fu sponsor della nazionale italiana ai mondiali di calcio del 1974 in Germania Ovest. La passione per il pallone fu in qualche modo ereditata dal padre Ricciotti, che per anni aveva fatto parte del consiglio d’amministrazione dell’Empoli calcio.

Piero fu tra quanti perpetuò, negli anni, il successo della SALCO,che nel frattempo aveva anche in ragione delle diverse esigenze di mercato, spostato il proprio interesse anche su altri capi d’abbigliamento, lavorando in Italia e sempre di più all’estero, soprattutto nei paesi asiatici.

Piero viveva in via Bisarnella, ed è lì che si è spento nella notte tra ieri e oggi. Era malato da tempo.

DAL SITO DELLA SALCO

SALCO è un’azienda italiana che vanta un’elevata esperienza nella produzione di capispalla. 
Fondata da Ricciotti Salvadori nel 1951 a Empoli, all’epoca “patria” dell’impermeabile italiano, è ancora oggi controllata e diretta dalla famiglia Salvadori, che negli anni non ha mai smesso di ricercare nuove idee con entusiasmo e intuizione imprenditoriale. Nei primi anni di attività la SALCO si è contraddistinta nella produzione di impermeabili maschili, raggiungendo un’importante posizione nel mercato italiano. Tutte le fasi della produzione – dalla modellistica al taglio, dalle catene di cucito allo stiro – avvenivano totalmente all’interno dell’azienda, con tessuti provenienti dal distretto di Como.

I modelli proposti erano inizalmente due: l’impermeabile monopetto e il trench doppiopetto, nelle versioni estiva e invernale. Nel 1967 entra in azienda Paolo Salvadori, figlio maggiore di Ricciotti e attuale Presidente Onorario dell’azienda, con mansioni commerciali. Negli anni ’70 l’azienda conosce il suo momento di massimo fulgore: i dipendenti sono circa 300, il fatturato raggiunge i 10 miliardi e i modelli proposti sono diventati una quindicina. SALCO comincia inoltre a produrre anche modelli da donna. Il successo raggiunto è testimoniato dalla sponsorizzazione della nazionale italiana di calcio durante i mondiali del 1974, alla quale SALCO fornisce gli impermeabili per tutto il team. Gli anni ’80 vedono l’ingresso in azienda di Piero Salvadori, fratello di Paolo e attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione, e rappresentano un punto di svolta per SALCO, che comincia ad avvalersi della collaborazione di stilisti esterni, avvia la produzione di piumini – che diventeranno il core business dell’azienda – e dalla fine del decennio trasforma progressivamente il suo prodotto, concentrandosi sulla produzione di capispalla donna.

Gli anni ’90 segnano l’ingresso di SALCO nel mercato internazionale, con le prime esportazioni in Giappone e, soprattutto con i piumini, nel mercato russo. L’azienda inoltre comincia a produrre esclusivamente collezioni donna e inizia a inserire nella propria produzione capi arricchiti da preziosi inserti in pelliccia, che diventeranno il tratto distintivo del marchio. Dal 2000 a oggi giunge a compimento l’evoluzione del prodotto e la produzione si attesta su 60% piumini e 40% capispalla di altro genere. La fine del primo decennio del 2000 vede inoltre l’ingresso in azienda della terza generazione della famiglia Salvadori: Stefano, attuale Direttore Generale, nel 2008 e Valentina, Responsabile Marchio e Comunicazione, nel 2011.

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