Anacleto Bacchi, partito da San Miniato e vittima delle foibe. Il nipote riceve la medaglia del Capo dello Stato

Il ricordo di Anacleto Bacchi in Prefettura a Firenze

In occasione del Giorno del ricordo, che si celebra oggi 10 febbraio, il prefetto Luigi Varratta ha ricevuto a Palazzo Medici Riccardi Enzo Bacchi per consegnare la medaglia e l’attestato del Presidente della Repubblica in memoria del sacrificio dello zio Anacleto Bacchi, vittima delle foibe. Una breve e sentita cerimonia durante la quale Varratta ha ripercorso la storia di quel periodo,“ una follia – ha detto il prefetto – come la Shoah che abbiamo commemorato pochi giorni fa. Soprattutto i giovani devono averne una coscienza continua, specialmente ora che nel mondo accadono tanti fatti tragici che annientano la dignità umana”.

Anacleto Bacchi era originario di Calenzano, località nel comune di San Miniato di Pisa. Soldato nella seconda guerra mondiale, fatto prigioniero dalle parti di Zagabria, scomparve e fu dato per disperso. Dopo decenni di lunghe e minuziose ricerche, è stato appurato che fu vittima delle foibe. Il nipote Enzo Bacchi, che abita a Empoli, non ha un ricordo diretto dello zio; era troppo piccolo a quei tempi, però in famiglia ne hanno sempre parlato molto. “Son cose da non dimenticare – ha detto Bacchi – c’è tanto male nel mondo, ma voglio avere fiducia”.

Altri due cittadini, i cui familiari risiedono in provincia di Firenze, sono stati insigniti dello stesso riconoscimento alla memoria. Si tratta di Giorgio Baldini e di Aldo Bartolini, i cui congiunti hanno scelto di ritirare la medaglia nel corso della cerimonia nazionale che si svolge oggi pomeriggio a Roma, a  palazzo Montecitorio.

Fonte: Prefettura di Firenze

Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro
torna a inizio pagina