Furto di identità: rubano i documenti di un'auto per validarne un'altra rubata. Indaga la polstrada

Truffa ben congegnata che però è stata smascherata in questi giorni, quella ai danni di un infermiere di Napoli, di un salone auto di Pontedera e di una pensionata di Pisa. Tutti e tre hanno avuto a che fare con un'auto 'dalla doppia identità', in quanto dei malviventi sono riusciti a clonare gli atti di proprietà e a rivendere un'auto rubata come se fosse posseduta legalmente.

La storia inizia a Napoli 8 anni fa, quando l'allora 50enne primo proprietario acquista una Volkswagen Golf nuova. Alla seconda revisione, sei anni dopo, all'uomo viene chiesto che ne è stato dell'auto, perché al Pubblico Registro Automobilistico risulta che la sua macchina non esiste più.

Un truffatore con documenti identici a quelli del vero acquirente si è presentato ad un'agenzia di pratiche automobilistiche chiedendo il duplicato del certificato di proprietà dell'auto. Questi documenti sono serviti per mascherare un'altra Golf, rubata a Roma. L'auto è passata ad un salone auto di Pontedera, per poi finire nelle mani della pensionata di Pisa.

Le auto, quella regolare ma senza documenti e quella rubata ma con documenti falsificati, sono state bloccate dalla polizia stradale di Pisa, la quale sta indagando per ricettazione e furto di identità. Alla signora è arrivato per fortuna il risarcimento dal salone per il valore dell'acquisto. L'intera storia è stata ripercorsa dalla trasmissione televisiva 'Mi manda RaiTre'.

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