
“Il Ferrale continua a essere un sito inquinato, ma non devono essere dimenticate le responsabilità politiche di chi quell’opera ha voluto, avallato e votato”. E’ quanto sostiene il capogruppo regionale di FdI e candidato governatore Giovanni Donzelli, in merito alla notizia della presenza di idrocarburi nel fosso Dogaione, al Ferrale. Alla costruzione del centro di rottamazione – presentato dal Pd come un’eccellenza per smaltire le auto ma poi fallito e dall’anno scorso sequestrato – Donzelli e le forze di destra si opposero sia in Comune che in Regione. Nel 2013 il capogruppo presentò un’interrogazione, cui l’allora assessore Anna Maria Bramerini rispose sostenendo che per l’Arpat “il fenomeno non era più in atto” e che
un sopralluogo “non aveva rilevato scarichi o contaminazioni”, e in ogni caso inferiori ai limiti. “Abbiamo condotto una battaglia tesissima sul Ferrale – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia – perché sapevamo che quel centro sarebbe stata un’iniziativa insostenibile per il territorio. La magistratura ha indagato quattro persone, ma non si deve dimenticare che
dietro quell’opera così costosa e inquinante c’erano precise responsabilità politiche”.
Fonte: Gruppo regionale FdI – Ufficio stampa
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