Strage dei Georgofili, arrivano al Teatro del Popolo i 'Guerrieri a difesa' contro le mafie

Il Teatro del Popolo di Castelfiorentino

“Guerrieri a difesa” contro tutte le mafie. Per ricordare la strage avvenuta nel 1993 all’Accademia dei Georgofili, e nel contempo lanciare un monito alle nuove generazioni. “La Giornata della Memoria” affronta anche tematiche nuove a Castelfiorentino, dove sabato 24 gennaio, alle ore 17.00, è in programma al Teatro del Popolo la presentazione delle sculture di Paolo Staccioli (“Guerrieri a difesa”) che l’artista ha voluto donare al Comune di Castelfiorentino affinché rimanga vivo e permanente il richiamo alla terribile strage mafiosa durante la quale persero la vita cinque persone: la custode dell’Accademia, Angelamaria Fiume in Nencioni, suo marito Fabrizio e le figlie Nadia e Caterina (9 anni la prima, appena cinquanta giorni la seconda), oltre a Dario Capolicchio, studente di architettura perito tra le fiamme sviluppatesi in un altro edificio per via dell’esplosione.

Le due sculture saranno posizionate nel Foyer del Teatro del Popolo. Alla presentazione interverranno Maria Cristina Giglioli (Presidente della Fondazione Teatro del Popolo) Alessio Falorni (Sindaco di Castelfiorentino), Claudia Centi (Assessore alla Cultura di Castelfiorentino) Claudio Paolini e Maria Cristina Madea (Soprintendenza BAPSAE), Claudio Rosati (Direttore Museo Villa Caruso), Paola Panichi, Andrea Bigalli (Associazione Differenze Culturali e Non Violenza Onlus).

L’artista Paolo Staccioli aveva realizzato l’opera nel 2013, in occasione del 20° anniversario della strage, e per la cottura era stato utilizzato un forno in fibra ceramica ideato da Alberto Cavallini, cugino di Fabrizio Nencioni (una delle vittime) e scomparso di recente, il quale per ricordare il cugino ad ogni anniversario modellava un presepe in terracotta per mantenere vivo il ricordo della famiglia. Oltre che esperto ceramista, Alberto Cavallini è stato promotore di numerose attività nell’Empolese Valdelsa in collaborazione con la Direzione Didattica degli Uffizi ed ha infine insegnato come maestro anche a Castelfiorentino.

Per questo motivo, l’appuntamento di sabato porta come titolo “Dal Natum Videte” di Alberto Cavallini ai “Guerrieri” di Paolo Staccioli: una memoria per il futuro.

Il Comune di Castelfiorentino e la Fondazione Teatro del Popolo – si legge in una nota congiunta – fanno dunque proprio il messaggio di civiltà trasmesso da questi due artisti e maestri, accogliendo l’iniziativa delle associazioni promotrici e mettendo a disposizione del pubblico del Teatro del Popolo un’opera significativa contro le mafie e la violenza, per tenere desta l’attenzione di un dramma che non può essere dimenticato”.

Come poi è stato accertato dai processi, ad indurre la criminalità organizzata a scegliere come obiettivo l’Accademia dei Georgofili fu un trafficante di opere d’arte, il quale convinse i mandanti che il patrimonio storico-artistico era un obiettivo perfino più sensibile di un magistrato, in quanto non poteva essere sostituito.

Oltre al Comune e alla Fondazione Teatro del Popolo, l’evento di sabato pomeriggio è promosso dall’Associazione Differenze Culturali e Non Violenza onlus Firenze, dal Gruppo Culturale Ricreativo Il Mattone (La Rotta), dall’Unione delle Fornaci della Terracotta (Sanminiatello – Montelupo Fiorentino), dall’Associazione Caba Sticciano (Certaldo).

La curiosità: il filo della storia collega l’evento di sabato anche alla presentazione del nuovo istituto agrario a Castelfiorentino, avvenuta pochi giorni fa. Cosimo Ridolfi (di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario della morte), dopo aver realizzato a Meleto la prima scuola agraria in Italia, fu infatti anche Presidente dell’Accademia dei Georgofili per oltre venti anni, dal 1842 al 1865 (anno della sua scomparsa).

Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa

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