Paolo Masetti ad Auschwitz con il treno della memoria della Regione Toscana

Paolo Masetti (foro gonews.it)

Appuntamento è al binario 16 della stazione di Santa Maria Novella a Firenze lunedì 19 gennaio: parte il “Treno della Memoria”.

Nel 2015 oltre 500 ragazzi toscani, assieme ai loro insegnanti e a rappresentanti delle istituzioni partiranno alla volta di Auschwitz. Con loro ci sarà anche Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino e delegato alla “memoria” per l’Unione dei comuni dell’Empolese – Valdelsa.

Il viaggio è organizzato per la nona volta dalla Regione Toscana in collaborazione con il Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, con tutte le Province della Toscana, il Comune di Firenze e l'Ufficio scolastico della Toscana.

Questa esperienza rappresenta il momento conclusivo di un percorso di formazione che coinvolge insegnanti e studenti ed ha assunto nel tempo la natura di un vero e proprio viaggio di formazione che in moltissimi aspirano a compiere.

«Sono emozionato. Questa è la prima uscita ufficiale come sindaco delegato per l’Unione al tema della memoria e ne sento tutta la responsabilità.

La deportazione nei campi di sterminio ha colpito duramente l’Italia e anche il nostro territorio; ricordare quegli eventi, accaduti ormai più di 60 anni fa non è retorica, ma è dovere civile.

Significa ricordare le persone che hanno perso la vita ad Auschwitz o in luoghi simili, coloro che hanno fatto ritorno, ma la cui esistenza è mutata per sempre, ma vuol dire soprattutto indagare le ragioni profonde che hanno condotto a questa tragedia, troppo superficialmente declassata a “momento di follia collettiva”.

La deportazione è frutto dell’odio razziale e questo rappresenta solo la cima di una montagna costruita nel tempo con diffidenza, rabbia nei confronti del diverso, calunnie, presunzione di superiorità.

Certi fenomeni si combattono solamente con la conoscenza e la cultura: con l’educazione.

Il “treno della memoria”, così come le tante altre iniziative che saranno promosse in occasione del 27 gennaio, ha un valore altamente educativo, tanto più perché si rivolgono ai nostri ragazzi con il tentativo di far comprendere loro che può esistere un modo di relazionarsi diverso dalla mera sopraffazione dell’altro», afferma Masetti.

Il programma prevede la visita ai campi di Birkenau ed Auschwitz, dove sono previste alcune  cerimonie, oltre a incontri con esperti e studiosi della Shoa, con le associazioni  dei deportati ed internati, antifascisti, partigiani, rappresentanti delle comunità Rom e Sinti e delle associazioni gay e lesbiche.

L’obiettivo è quello di offrire ai ragazzi una maggiore conoscenza sulle persecuzioni che colpirono gli oppositori politici al regime fascista, gli “zingari”, gli internati militari e gli omosessuali, nonché l’approfondimento dei fatti legati alla lotta per la liberazione nazionale.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio Stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Montelupo Fiorentino

<< Indietro

torna a inizio pagina