
Una “staffetta” nel segno della continuità, della buona amministrazione e delle nuove sfide da lanciare al futuro. Con le radici ben piantate nel territorio.
E' quella avvenuta all'inizio dell'anno alla direzione generale della Banca di Credito Cooperativo di Impruneta: dove lo storico (e mai come in questo caso è un termine adeguato) direttore generale Gianpietro Righi è andato in pensione. Verrà sostituito da colui che fino al 31 dicembre 2014 è stato il suo vice, ovvero Roberto Castellani.
Righi è entrato in banca nel 1976 (“Avevo ancora il calzoni corti...” ama dire scherzando) ed è diventato direttore generale nel 1984. Trent'anni alla guida della Bcc di Impruneta, chiusi in maniera degna con la celebrazione, lo scorso anno, del centenario della banca.
“Vorrei ringraziare davvero tutti - dice Righi - a partire dai colleghi, ai presidenti che si sono succeduti (in particolare Cesare Vegni e l'attuale presidente Stefano Romanelli), ai consiglieri di ammininstrazione che ho avuto il piacere di conoscere e al fianco dei quali ho lavorato”.
“Ero un ragazzino quando ho iniziato - ricorda in conclusione - Ho visto cambiare la società, il mondo del credito cooperativo in questi decenni. Ho vissuto il passaggio della banca da istituzione vera e propria a quell'erogatore di servizi e credito che è diventata oggi”.
Al suo posto, come detto, si è insediato Roberto Castellani: in Bcc Impruneta dal 1983, venne scelto proprio da Righi come vicedirettore generale nel 1987. Ruolo che ha svolto fino al 31 dicembre scorso.
“Gli obiettivi? Garantire una buona continuità - dice Castellani - con la struttura attuale. Ho la fortuna di raccogliere l'eredità di una banca ben diretta e ben amministrata: la sfida sarà quella di essere all'altezza del ruolo, con il supporto di tutti i colleghi, della presidenza, del consiglio d'amministrazione.”
“Ma anche in totale sinergia con il territorio, nelle sue componenti associative e istituzionali - conclude Castellani - con il supporto delle società del gruppo e in particolare della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo. Del resto l'unione fa la forza, da soli si va da poche parti”.
Fonte: Ufficio Stampa
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