'Sindaci allo specchio', è la volta di Massimiliano Pescini: "Il 2015 sarà l'anno della collaborazione tra i Comuni del Chianti"

Massimiliano Pescini

Continua con Massimiliano Pescini, primo cittadino di San Casciano in Val di Pesa, la rubrica avviata nelle scorse settimane da gonews.it.

Pescini, 40 anni, dipendente di una casa editrice, è stato eletto al suo secondo mandato con una coalizione che univa Pd e il gruppo Sinistra per San Casciano con il 62,3%.

Le prime impressioni di questo suo secondo mandato?

Come negli altri Comuni anche noi abbiamo subito tagli sulla giunta e siamo passati da 7 a 5 assessori. Per questo all’inizio abbiamo dovuto organizzarci. Ci siamo messi a lavoro da subito, i progetti in campo sono infatti tanti.

Ci può dire i più importanti e imminenti?

Uno dei primi progetti riguarda la creazione del polo culturale adiacente al Teatro Niccolini e che ospiterà varie associazioni e iniziative culturali. Stiamo poi ultimando una convenzione per togliere l’Eternit da alcuni edifici Erp. Proseguiamo poi il lavoro su bilancio e regolamento urbanistico. Negli anni passati il nostro debito era molto alto, mentre adesso sta iniziando a tornare nei ranghi.

Altri interventi sono poi previsti nei vari stabilimenti sportivi, dalla palestra di Mercatale, al campo sportivo di Cerbaia e San Casciano, oltre ai campi da tennis.

Altro progetto è poi quello di aumentare la raccolta differenziata ed estendere il sistema porta a porta anche in altre aree del Comune.

Altri interventi riguardano anche la ‘superstrada dell’acqua’ per migliorare il servizio idrico nel Chianti e l’investimento della Laika, che dovrebbe concludere il parcheggio e l’ambulatorio.

Che anno sarà il 2015 per San Casciano?

Per il nostro Comune e per il Chianti Fiorentino sarà l’anno in cui si realizzerà una vera collaborazione tra i nostro Comuni. E’ la prima volta che si inizia un percorso del genere. Si tratta di una scelta politica-amministrativa che pensa al futuro. I vantaggi non si vedranno nel breve periodo, ma nel lungo ci saranno.

Il primo banco di prova importante è stato il terremoto: in quel caso siamo riusciti a coordinarci e ad uscire con una voce sola.

Quale sarà secondo lei il ruolo della Città Metropolitana in questo percorso?

La città Metropolitana si inserisce in questo percorso a pieno titolo, visto che lo statuto che abbiamo preparato si fonda sul fatto che la struttura dovrà essere di ausilio ai Comuni e a favorire il coordinamento. La grande sfida sarà fornire ai cittadini sempre più servizi con minore disponibilità di risorse.

a.p.

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