Ex Zuccherificio, l'Arpat: "In atto la bonifica secondo quanto previsto dalla normativa"

Macchinari da vetreria di fronte allo Zuccherificio di Granaiolo

Alcuni articoli apparsi sulla stampa locale recentemente riferiscono la preoccupazione degli abitanti di Granaiolo per lo stato di abbandono dell'ex zuccherificio ed in particolare per la presenza di coperture in amianto deteriorato; riportano anche che i cittadini sollecitano l'intervento del Comune di Castelfiorentino e di ARPAT.

Sintetizziamo gli accertamenti compiuti negli ultimi anni presso l'ex sito industriale dal Dipartimento ARPAT del Circondario Empolese:

Ottobre 2009

Fu effettuato un sopralluogo congiunto con l'Azienda Sanitaria USL 11 - Prevenzione Luoghi di Lavoro per sua stessa segnalazione in quanto aveva osservato dall'esterno la situazione di degrado dell'area dell'ex zuccherificio di Granaiolo. In quell'occasione fu rilevata la presenza di varie tipologie di rifiuti, depositati sia sul piazzale esterno che all'interno dell'edificio, quali attrezzature industriali dismesse, materiali edili, materiali ferrosi /(tubature, lungherine, forni etc.), materiali isolanti/coibentanti, materiali elettrici, oltre alla presenza di coperture in cemento amianto. Fu data indicazione di provvedere quanto prima ad allontanare i rifiuti e di non utilizzare la parte dello stabile maggiormente interessata dalla presenza di amianto. Da una nostra successiva verifica del 6/8/2010, risultò che la proprietà aveva già provveduto a rimuovere gran parte dei materiali in deposito, come attestato dai formulari di identificazione rifiuti e dalle fatture di vendita nel caso dei forni.

Sia ARPAT che ASL 11 inviarono nota al Comune con i risultati della verifica e con la richiesta di adozione di provvedimenti, ed il Comune, il 17/12/2010, notificò alla proprietà l'avvio di procedimento per l'emissione dell'ordinanza finalizzata alla rimozione dei rifiuti depositati ed alla presentazione del piano di bonifica dell'amianto.

Novembre 2012

La proprietà ha fatto la notifica di potenziale contaminazione ai sensi dell'art. 242 del D.Lgs.152/2006, inoltrata con la modulistica di cui alla DGRT 301/2010.

Attualmente nel sito è in atto la bonifica da amianto (presente sia come MCA (Materiale in Cemento Amianto) nelle coperture che in forma friabile dispersa derivante dalle coibentazioni), seguita da ASL come previsto dalla normativa, che dovrà poi rilasciare la certificazione di restituibilità dell'area bonificata (ai sensi del DM 06/09/1994), premessa necessaria per poter accedere all'area e avviare il procedimento di bonifica ambientale complessiva.

A quanto riferito dal comune, al momento sono in atto gli interventi di rimozione dell'amianto friabile e disperso (verosimilmente i sacconi bianchi segnalati nell'articolo sono quelli del materiale raccolto), dopodiché procederanno alla rimozione delle coperture in cemento-amianto. Sempre a quanto riferito, l'attuale proprietario dell'area (ed il suo consulente) è in contatto con la vecchia proprietà per raccogliere tutte le informazioni necessarie alla redazione del Piano di caratterizzazione del sito, per la successiva fase di bonifica.

Fonte: Ufficio Stampa ARPAT

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