Artisti di strada, Noferi (M5S): “Le regole del bando sono da rivedere”

Silvia Noferi (da facebook)

Questa la replica all’Assessore Bettarini sull’Interrogazione “Artisti di Strada” da parte della consigliera M5S Silvia Noferi:
 
“Leggendo il provvedimento dirigenziale che indica le procedure per l’assegnazione delle postazioni agli artisti di strada, al di là delle buone intenzioni della rotazione dei posti, nascono delle perplessità.
La prima è se chi ha organizzato le postazioni abbia mai avuto a che fare con una forma di espressione artistica e se, come plausibile non se ne intende, come mai non si sia avvalso di qualche esperto o non si sia preoccupato di parlare con chi esercita queste professioni da anni.
Nell’immaginario comune e spesso anche sui quotidiani, si tende a sottovalutare questi artisti, a considerarli quasi come dei mendicanti o poco più, invece molti di loro hanno studiato, sono stati all’estero, hanno capacità fuori dell’ordinario; niente di nuovo sotto il sole, era il 1572 quando in Inghilterra venne promulgata la legge per la Punizione dei Vagabondi che bandiva anche gli attori senza livrea.
Fatta questa premessa ci sono alcune importanti domande che rimangono senza risposta e che ci lasciano immaginare quanto meno una frettolosa redazione del bando, ossia:
Chi ha deciso di raggruppare in un’unica categoria, mimo, burattini, bolle di sapone e cantori, sa di cosa sta parlando? Senza voler sminuire nessuno, ma chi fa le bolle di sapone in piazza solitamente non organizza “una narrazione” per cui può farle in una molteplicità di luoghi diversi.
Faccio un esempio: in piazza Santa Margherita, davanti alla casa di Dante, da anni si esibisce un cantore che sa tutta la Divina Commedia a memoria. Con il nuovo bando potrà stare in quella postazione soltanto un giorno alla settimana. Gli altri giorni chi andrà a vedere il mimo o i burattini in quella piazzetta poco frequentata? Ma soprattutto, cosa rappresenterà quel cantore in piazza della Repubblica completamente fuori contesto? E’ molto probabile che molti turisti non capiranno nemmeno cosa stia recitando.
Chi ha deciso che a Ponte Vecchio ci sia una postazione per “esercizio libero con uso di amplificatori”? L’ambiente così aperto permetterà una maggiore propagazione del suono con maggior disturbo dei residenti; speriamo che qualche tecnico provveda a fare una caratura del suono altrimenti si assisterà, come al solito, alla semplice soppressione della postazione.
Ci sono poi delle postazioni che sembrano inserite soltanto per fare numero ma sono di fatto inutilizzabili o poco appetibili per la presenza di traffico, rumore o pochi turisti. È il caso di piazza Salvemini dove la stessa determina individua la postazione prendendo a riferimento le rastrelliere e in effetti quella piazza è un parcheggio per le biciclette, oppure di piazza S. Marco e piazza S. Felice dove sfrecciano autobus , taxi e ambulanze.
Infine visti gli orari così precisi e di poche ore in cui gli spazi vengono concessi , tengo a far presente che lo stesso orario non può andare bene in tutte le stagioni. Costringere un attore o una “statua vivente” a sostare sotto il sole cocente in piena estate vuol dire invitarlo elegantemente all’uscita di scena e non in senso metaforico.
Alla luce di quanto sopra mi auguro che l’Assessore voglia riconsiderare le regole del bando con cui le postazioni verranno assegnate”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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