
Sono trascorsi solo poche settimane dalla nostra denuncia sullo stato di coma irreversibile in cui versa la Misericordia di Pisa, oggi, alcuni membri del Magistrato e del volontariato prendono atto che la volontà degli attuali vertici (Orvetani e Marchetti) non è il rilancio delle attività della Confraternita.
Si parla di dimissioni nel Magistrato causati dall'assenza di un piano di risanamento e di sviluppo, il volontariato doveva essere la base su cui rilanciare attività che invece sono stagnanti.
La Asl ha effettuato un sopralluogo accertando numerose irregolarità e chiedendo alla Misericordia di mettersi in regola, cosa che non è avvenuta.
In questi mesi
-si sono dimessi i Probiviri e quindi non esiste più lo strumento di controllo sulle attività del Magistrato
- solo pochi giorni fa alcuni membri del Magistrato hanno incontrato volontari e dipendenti spiegando loro che gli attuali vertici della Misericordia vogliono di fatto chiudere ogni attività
- i lavori di manutenzione del cimitero sono fermi
- l'immobile del Cep è invenduto e inutilizzato, chi si era proposto per l'affitto di parte dello stesso è stato “cacciato via” nonostante avrebbe portato soldi e servizi
- il bar ha chiuso i battenti e le due addette a casa senza stipendio
- il numero dei funerali è ancora, e inspiegabilmente, al di sotto delle previsioni
- Misericordia toscana assente e un clima di crescente sfiducia verso il Magistrato da parte dei soci, dei volontari e dei pochi dipendenti rimasti che chiedono da mesi risposte senza averle.
Quando un anno fa scrivemmo che la misericordia sarebbe stata portata alla chiusura da politiche di smantellamento dei servizi e delle funzioni, ci venne risposto che con i licenziamenti sarebbe iniziato il risanamento. Ora anche chi sosteneva queste assurde tesi è arrivato alla nostra stessa conclusione. I Cobas fanno appello al Sindaco, al Prefetto e alla Misericordia Toscana perchè intervengano rimuovendo gli attuali vertici e impegnandosi per salvaguardare gli attuali e residui posti di lavoro senza i quali non ci saranno neppure le attività di volontariato. Lo stesso Arcivescovo da mesi tace e questo suo silenzio un domani sarà considerato complice dei licenziamenti e dello smantellamento della Confraternita.
Fonte: Cobas lavoro privato Pisa
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