Giovanni Fittante (Idv): "Riteniamo opportuno un ripensamento sul decreto fiscale"

Giovanni Fittante

“Basta impunità, a Berlusconi così come a chiunque altro. Comprendiamo che nello spirito del legislatore ci fosse la volontà di ridurre il numero dei processi avviati per evasione fiscale, ma bene ha fatto Renzi a ritirare il decreto che con l’articolo 19 bis stabilisce che ‘per i reati previsti dal presente decreto, la punibilità è comunque esclusa quando l’importo delle imposte sui redditi evase non è superiore al tre per cento del reddito imponibile’.

Infatti, la scelta di applicare un criterio basato sulla percentuale dell’evasione di fatto avvantaggia in assoluto i grandi evasori rispetto ai piccoli. Ad esempio - spiega il segretario regionale dell’IdV Toscana, Giovanni Fittante - una grande impresa con un utile netto di 2 miliardi potrà evadere il fisco fino a 60 milioni di euro, corrispondendo solo - se scoperta - una sanzione di tipo amministrativo, mentre il reato sotto il profilo penale non esisterebbe più. Insomma, più è grande l’utile più si può evadere.

Come Italia dei valori riteniamo giustificabile la necessità di procedere verso una depenalizzazione dei reati, ma se vogliamo arginare l’evasione nel nostro Paese dobbiamo garantire la certezza del diritto e perseguire non tanto i singoli errori commessi, quanto la precisa volontà di truffare lo Stato. Riteniamo dunque opportuno un ripensamento sul decreto fiscale, anche per non farlo cadere dall’alto ma condividerlo con la comunità, attuando un confronto, prima di varare una legge che può rimettere per altro in discussione anche i processi ad oggi in corso”.

Fonte: Ufficio stampa IdV Toscana

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