Massacro al giornale satirico parigino Charlie Hebdo. I messaggi di condanna dalla Toscana

Massacro al giornale satirico Charlie Hebdo. Un commando armato ha fatto irruzione nella redazione uccidendo a colpi di kalashnikov almeno 12 persone. "Parlavano perfettamente francese", "hanno rivendicato di essere di al Qaida". Alcuni giornalisti cercano scampo sui tetti.

Nell'attacco sono rimasti uccisi il direttore e vignettista Charb (Stephane Charbonnier), e altri tre noti vignettisti Cabu, Georges Wolinski, molto famoso anche in Italia, e il suo collega Tignous. Tra le vittime anche due agenti di polizia, altre quattro sono rimaste gravemente ferite, stando al bilancio del presidente francese François Hollande, immediatamente giunto sul luogo della strage.

Secondo alcune testimonianze, dopo l'attacco i due assalitori sarebbero riusciti a fuggire, aggredendo un automobilista e impossessandosi della sua auto.

LA NOTA DI STEFANO MUGNAI (FI)

«New York 2001, Madrid 2004, Londra 2005, Parigi 2015, solo per citare gli attentati più eclatanti; a quando un attentato islamista a Roma, a Milano o a Firenze?»

«Noi ci ostiniamo a non considerarci in guerra. Probabilmente facciamo bene, perché ne andrebbe dei fondamentali della nostra identità e della nostra cultura. Il punto, però, è che c’è un pezzo del pianeta che si sente in guerra con il nostro modello, con ciò che la nostra civiltà rappresenta, con ciò che le nostre comunità hanno costruito. E la satira e l’ironia, che sono il pane quotidiano di Charlie Hebdo e che sono un valore prezioso delle nostre vite, proprio non si conciliano con la rozzezza del fanatismo di questi macellai che adorano massacrare innocenti berciando “Allah akbar”».

«In quella parte del mondo che ci odia c’è chi, come oggi a Parigi, oltre a considerarsi in guerra, la guerra la fa portando dei boeing a schiantarsi contro dei grattacieli, impugnando un fucile o un coltello, piazzando una bomba, sgozzando, stuprando, usando bambini come soldati, a volte i loro stessi figli… i loro stessi figli! E c’è chi la combatte inneggiando o simpatizzando più o meno silenziosamente per chi ci spara addosso. Il dato che dovrebbe far riflettere è che non si ricordano, in questi lunghi anni di sangue, manifestazioni significative di “musulmani moderati” contro gli attentati. Ma dove sono? Dove si nasconde questa maggioranza di “musulmani moderati”? Ma esistono?»

«Per la cronaca, Charlie Hebdo è il settimanale satirico che aveva già subito attentati e minacce per aver pubblicato delle vignette su Maometto e che, nell’ultimo numero, ha pubblicato un articolo su Michel Houellebecq, l’autore di Sottomissione, il romanzo che racconta l’arrivo al potere in una Francia del 2022 di un presidente islamico e che è in uscita proprio oggi (guarda caso…) in Francia ed il prossimo 15 gennaio in Italia».

«Leggerò Sottomissione, come ho fatto per tutti gli altri lavori di Houellebecq. Ho letto e riletto più volte l’opera di Oriana Fallaci… la storia è una gentildonna e con un po’ di pazienza dà sempre ragione a chi ce l’ha. E Oriana aveva ed ha ragione».

«Le nostre preghiere adesso vanno alle vittime ed alle loro famiglie».

Lo ha scritto sul suo profilo e sulla sua pagina Facebook il Consigliere regionale di Forza Italia Stefano Mugnai a seguito dell’attentato islamista alla sede di Charlie Hebdo a Parigi.

MINUTO DI SILENZIO IN CONSIGLIO COMUNALE A PISA

Il primo consiglio comunale dell'anno a Pisa, domani, si aprirà con un minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage di Parigi, compiuta da stamani da un commando islamico nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo. "E' un atto doveroso - ha spiegato il presidente dell'assemblea cittadina, Ranieri Del Torto (Pd) - perché la violenza non va solo condannata ma occorre impegnarci tutti per estirparla. Il consiglio comunale di Pisa dice no al terrorismo e si schiera al fianco della libertà di stampa".

IL COMITATO NO MOSCHEA DI PISA

Il commento di Luca Cuccu, Presidente Comitato #noMoschea di Pisa.

"L'attentato di Parigi suona come il fischio di inizio di una battaglia che vede i terroristi islamici minare la nostra Libertà e noi a difenderla.

I terroristi non hanno semplicemente attaccato con un kamikaze, hanno risposto alla satira di un giornale attraverso un vero e proprio attacco in stile militare. Questo segna un profondo salto di qualità rispetto al passato perché in Occidente non abbiamo precedenti di attacchi di questo tipo. Ma il salto di qualità è soprattutto costituito dall’obiettivo dell’attacco: il giornalista. Uccidere un giornalista, che esprime scrivendo la propria opinione e il proprio pensiero, significa uccidere l’essenza stessa di Libertà. Noi italiani, noi occidentali siamo abituati ad utilizzare la satira e vogliamo continuare ad usarla. Schernire i potenti e fare satira sui simboli sono per un Paese libero un diritto di espressione imprescindibile. Non devono essere i giornalisti francesi, né tantomeno quelli occidentali, a rinunciare a pubblicare le proprie vignette satiriche. Sono gli islamici che devono iniziare a sottostare alle nostre leggi e ai nostri usi.

Come Comitato #noMoschea, non solo condanniamo fortemente questo brutale attentato, ma puntiamo anche il dito contro tutti coloro che fingono che non esistano problemi di convivenza con l'Islam più radicale. Un Islam radicale che, come a Parigi, si annida e organizza proprio nelle nostre città. Non era forse proprio Parigi, e più in generale la Francia, utilizzata come esempio di integrazione multiculturale e religiosa?

Non serve più avere paura, indignarsi oppure preoccuparsi di fronte al dilagare del fondamentalismo e del terrorismo islamico. Occorre prendere una posizione precisa e di contrapposizione in difesa dei nostri valori, come quella che abbiamo preso noi del Comitato #noMoschea per quanto riguarda Pisa.

Noi accusiamo coloro che – politici e non – antepongono la logica del volgare buonismo alla difesa del nostro territorio e della nostra Libertà.

Da Pisa può e deve partire un grido di rabbia, ma allo stesso tempo si deve alzare un grido di orgoglio in difesa delle nostre tradizioni e dei nostri valori condivisi. Non aspetteremo che ci facciano saltare la Torre di Pisa per dire No alla Moschea a Pisa e No all'islamizzazione del nostro Paese".

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE MONACI: "ATTACCO ALLA LIBERTA' DI ESPRESSIONE"

“Quanto accaduto oggi a Parigi lascia profondamente sgomenti. Nessuna istituzione democratica può rimanere insensibile e silente di fronte ad una simile carneficina e all’attacco alla libertà di espressione che essa, drammaticamente, rappresenta”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Alberto Monaci, rivolge il cordoglio dell’Assemblea toscana per le vittime dell’attentato di Parigi, alla redazione del giornale satirico francese “Charlie Hebdo”.

“La libertà di espressione è fondamento di ogni società civile e democratica – prosegue Monaci –. A nome del Consiglio regionale della Toscana giunga alla Repubblica e al popolo francese tutto il senso della vicinanza di questa istituzione e della libera e democratica comunità regionale che essa rappresenta. Mai la violenza può essere lo strumento del dissenso, che è legittimo solo quando espresso con la forza delle idee, non con quella delle armi”.

LA  CGIL TOSCANA

“L'attacco terroristico di Parigi alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo che è costata la vita a 12 persone e che ha fatto numerosi feriti, giornalisti e poliziotti, è un attacco alla libertà e non solo alla libertà di stampa, un attacco non solo alla Francia, all'Europa e al mondo, alla civiltà”: così Alessio Gramolati segretario generale della Cgil Toscana commenta quanto successo oggi nella capitale francese. “Il nostro primo pensiero”, continua, “va alle famiglie delle vittime, al loro dolore, a loro esprimiamo il nostro cordoglio”. “Il nostro impegno per la libertà di stampa, per la democrazia, per la cultura della vita contro quella della morte”, conclude Gramolati, “non verrà mai meno”.

LA NOTA DI TOMMASO VILLA (FI)

Queste le parole di Tommaso Villa, Consigliere regionale Forza Italia. 

Nemmeno un mese fa, a Sidney, un uomo aveva tenuto in ostaggio alcune decine di persone in una caffetteria. Era un sostenitore dello Stato Islamico, aveva agito da solo e la polizia, in quell'occasione, era riuscita a bloccarlo con un blitz lampo.

Purtroppo oggi a Parigi le cose sono andate in maniera assai peggiore: 12 morti, 20 feriti di cui 4 gravissimi, nell'assalto terroristico a un giornale satirico, reo, a detta del commando che si rifà a Al Qaeda, di aver fatto satira sul profeta Maometto.

Quante altre volte nel passato prossimo e remoto sono accaduti fatti del genere? Quante volte ancora dovremo misurarci con questi attentati? Quanti continueranno a essere fin troppo indulgenti, minimizzando il pericolo e trattando superficialmente il rischio che corriamo?

Abbiamo detto più volte "Aveva ragione Oriana Fallaci", lo ripetiamo oggi e continueremo a crederlo sempre. Ma è necessario e sempre più urgente che l'Occidente riprenda in mano la situazione, come lei diceva, non arretrando di un millimetro nel difendere le nostre libertà e i nostri diritti politici e civili.

LA NOTA DI TOSCANA NOTIZIE
Quando ad essere ucciso è chi fa della libertà di espressione il fulcro della sua vita, professionale e privata, a morire è la democrazia nella sua espressione più alta.

La redazione di Toscana Notizie, l'Agenzia di informazione della giunta regionale toscana, è vicina ai familiari, agli amici e ai colleghi delle vittime della strage compiuta oggi nella redazione del giornale francese Charlie Hebdo, colpito già in passato per la sua capacità di esprimere liberamente le proprie opinioni.

La condanna di questo atto vile è forte e chiara e coinvolge tutti coloro che individuano nel rispetto della vita e della dignità della persona il fondamento di ogni azione e comportamento civile e democratico: non si combattono le idee con i kalashnikov.

NARDELLA: "UNA TRAGEDIA CHE TOCCA LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE"

"La strage di Charlie Hebdo‬è un fatto terribile che lascia davvero sgomenti. È una tragedia che riguarda tutti e tocca un nodo vitale: la libertà di espressione, un diritto fondamentale che per nessuna ragione deve essere messo in discussione. È forte il mio dolore e sono vicino a tutti i francesi e al sindaco di Parigi Anne Hidalgo". Lo ha scritto, su Facebook, il sindaco di Firenze Dario Nardella.

VERNACOLIERE, PRIMA ERA IL ROGO ORA IL MITRA

"Nel Medioevo l'Inquisizione cattolica ammazzava gli 'eretici' col rogo. Oggi il fanatismo islamico ammazza i vignettisti satirici col mitra. Anche le religioni si evolvono". Così su Facebook, Mario Cardinali, direttore del giornale satirico livornese Il Vernacoliere, sull'attentato in Francia.

GIANNELLI "NON DOBBIAMO FARCI INTIMIDIRE2

"Non dobbiamo farci intimidire, è quello che vorrebbero. Dobbiamo essere tutti uniti nel condannare quanto accaduto, non solo a parole ma anche nei fatti". Questo il commento del vignettista del Corriere della Sera Emilio Giannelli all'attacco alla redazione del giornale Charlie Hebdo a Parigi. "Sono rimasto esterrefatto per una cosa che supera ogni immaginazione" ha sottolineato Giannelli che ha poi concluso: "Siamo arrivati alla barbarie assoluta, non me lo sarei mai aspettato".

UCOII: “ATTO VILE, SDEGNO E CONDANNA TOTALI”

"Il nostro sdegno e la condanna per questo atto vile sono totali". Lo ha detto il presidente dell' Ucoii, l'Unione delle comunità islamiche italiane e imam di Firenze Izzedin Elzir, commentando con l'ANSA la tragedia di Parigi. "Un atto vile - ha rimarcato Elzir - che ha strappato la vita a 12 persone che lavoravano per la libertà e la crescita dell'umanità; un atto compiuto da soggetti senza il minimo rispetto e considerazione per la vita". Il presidente dell' Ucoii ha voluto esprimere "grande solidarietà ai familiari delle vittime e al popolo francese contro questo gesto vigliacco. Il mio invito, adesso, è che di fronte a questo estremismo, a questo terrorismo, è di rafforzare le energie per aumentare il dialogo e il confronto".

FORTE DEI MARMI CITTÀ DELLA SATIRA: "COLPITO IL PENSIERO"

"La città di Forte dei Marmi partecipa al dolore della Redazione di 'Charlie Hebdo'. Siamo costernati e affranti da questa nuova tragedia, che ha inteso colpire al cuore il libero pensiero". Il sindaco Umberto Buratti esprime il cordoglio della sua città che da oltre 40 anni ospita il Premio Satira Politica e che in passato ha esposto anche i disegni di Cabu, Tignous e Wolinski, i vignettisti uccisi nell'attentato di Parigi.

"Riconfermiamo la volontà di continuare a dare spazio alla libertà di espressione - ha rimarcato Buratti- che da sempre ha caratterizzato il Premio Satira Politica, dove hanno trovato accoglienza disegnatori di tutto il mondo, provenienti anche da Paesi più complessi come la Cina e recentemente l'Egitto e la Tunisia. A sua volta il Comitato del Premio Satira ha postato su Facebook un breve messaggio listato a lutto: "Piangiamo la morte dei disegnatori satirici di Charlie Hebdo: Cabu, Tignous, Wolinski, del direttore e di tutti gli altri. I loro disegni sono spesso stati esposti nelle nostre mostre dedicate alla satira francese e Tignous fu anche premiato al Forte. Oggi è un giorno terribile per la satira".

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